Politica

Carmen Cutrona risponde alle accuse per la nomina degli scrutatori

Carmen CutronaSomatizzati gli attacchi subiti per avere scelto un elenco di nomi e tra questi alcuni parenti, per scelta degli scrutatori alle elezioni politiche, il consigliere comunale e membro della commissione elettorale, Carmen Cutrona, replica e motiva le sue scelte.<<Ho sostenuto la nomina sin dall’ inizio, chiedendo ripetutamente al sindaco ed ai presenti di utilizzare alcuni criteri di scelta>>, dice Carmen Cutrona che sintetizza i criteri che intendeva applicare: <<O l’elenco a disposizione degli uffici di coloro che si recano al Comune a presentare la domanda di sussidio, compatibilmente con la presenza di tali soggetti nell’albo degli scrutatori, dalla quale naturalmente non ci si poteva discostare; o le persone disoccupate, soprattutto i giovani per dar loro la possibilità di guadagnarsi qualcosa. Avevo anche sottolineato – aggiunge Cutrona- che ciò avvenisse ad una condizione: i soggetti nominati dovevano di volta in volta ruotare nelle varie elezioni per evitare di
fare sempre gli stessi nominativi>>. Poi l’attacco al sindaco Leanza e al consigliere Greco: <<Tutto questo non è stato ascoltato completamente, perché sia il sindaco che il consigliere Greco si sono impuntati per il sorteggio,  scelta a parere mio di comodo, perché i nominativi da fornire erano ben pochi e non si potevano accontentare tutti, quindi meglio optare per una scelta apparentemente più trasparente e meno coraggiosa (lavarsene le mani). Il sorteggio è basato sulla fortuna, che come tutti sanno bacia sempre chi ne ha meno bisogno, e che magari di lavori ne ha due! Ecco perché, pur sapendo di andare incontro a forti critiche, ho preferito fare una scelta coraggiosa dando una mano nel mio piccolo a qualcuno di quelli che ne avevano bisogno>>. Poi per le accuse ricevute sui nomi proposti, Carmen Cutrona, afferma:<<Fino all’ultimo non sapevamo se procedere per sorteggio o per nomina, perché il sindaco ci aveva informato che in caso di mancata unanimità era d’obbligo procedere al sorteggio; così non è stato, quindi io mi sono ritrovata a dovere fare dei nomi “seduta stante” e tutti possono confermare che non avevo nessun elenco pronto. Mi sono rivolta addirittura ai presenti,  compreso il consigliere Scozzarella, al fine di fornirmi dei nominativi di gente che ne avesse davvero bisogno o che comunque non lavora, se poi tra questi c’è stato anche il nome di “un”parente disoccupato non vedo quale sia l’oltraggio alla signora Greco (sfido chiunque a fare diversamente, perché anche il consigliere comunale può avere un parente meno abbiente o magari disoccupato, visto che non siamo una casta protetta). Quanti quel giorno in pubblica seduta hanno fatto quella bellissima scenetta napoletana, sbandierando principi di
equità, trasparenza e uguaglianza, sono i primi che dovrebbero attuarli costantemente e non quando la situazione gli fa comodo. Qualcuno che elargisce raccomandazioni lavorative e favoritismi a chi li ha sostenuti in campagna elettorale come quasi fosse un dio, dovrebbe sapere che allo stesso istante sta discriminando chi non ha l’amico consigliere di turno. Pertanto che smettessero di parlare di uguaglianza>>.

Arcangelo Santamaria