Politica

La commissione elettorale non trova l’accordo per la nomina degli scrutatori. Lunedì la nomina in seduta pubblica

Anche la nomina degli scrutatori che saranno impiegati nelle elezioni nazionali di fine febbraio, è motivo di discordia tra le istituzioni politiche cittadine che certamente non stanno vivendo uno dei momenti più brillanti. La commissione elettorale municipale, riunitasi giovedì pomeriggio, non è riuscita a trovare la quadratura del cerchio e quindi a stabilire il metodo con il quale selezionare i 48 scrutatori. Da una parte il sindaco, Sebo Leanza e il consigliere Filippa Greco che propendono per un sorteggio pubblico e dall’altra i consiglieri Alfonso Trovato, Carmen Cutrona e Giuseppe Interlicchia (quest’ultimo assente ma che tramite una mail ha fatto pervenire il parere del gruppo Voce Democratica), favorevoli alla nomina diretta. Alla fine, tutto è stato rinviato a lunedì pomeriggio, alle 15,30, per procedere alla nomina degli scrutatori in seduta pubblica al quale è invitata l’intera cittadinanza. Sulla questione, non si sono fatte attendere le reazioni politiche. Lorenzo Scarlata, coordinatore cittadino del movimento del presidente Crocetta “Il Megafono”, dice: << La politica cittadina dia l’esempio, prendendo spunto dalle azioni limpide e di buon governo del presidente Crocetta, e non mercifichi anche la nomina degli scrutatori. “Il Megafono” e quanti ne fanno e ne vorranno fare parte sono per un imparziale sorteggio degli scrutatori>>. Anche il consigliere comunale, Enrico Scozzarella, componente supplente della commissione elettorale, dice la sua:<< Si dia un segnale di trasparenza e si proceda con un pubblico sorteggio>>. Per il sorteggio anche Calogero Laneri di “Rivoluzione Civile”: <<Chiediamo ai membri della commissione elettorale di intraprendere la strada della trasparenza, optando per il sorteggio degli scrutatori e non per la nomina diretta che, seppur garantita dalla legge, nonostante l’indiscussa dirittura morale dei membri della commissione, può generare facili accuse di clientelismo soprattutto se rapportata alla piccola realtà della nostra cittadina>>.

Arcangelo Santamaria