Rosanna Mazzucchelli sulle scuole valguarneresi
All’ex assessore alla Pubblica Istruzione, Rosanna Mazzucchelli, non sono andate giù alcune dichiarazioni rese note di recente sul mondo della scuola e per questa ragione ha indirizzato una nota alla nostra redazione.<<Nulla di personale nei confronti del presidente del consiglio d’ istituto, Giuseppe Giarmanà, ma credo che quando si esterni una considerazione, la stessa debba essere supportata da fatti concreti, altrimenti si corre il rischio di renderla poco credibile e veritiera. Con il rispetto dovuto alle precedenti e all’attuale amministrazione comunale, mi duole però constatare che i fatti ci testimoniano che il mondo della scuola è stato ampiamente trascurato negli ultimi 15 anni e che il maggiore impegno e le maggiori risorse sono state spese nel biennio 2009-2010>>. Mazzucchelli aggiunge: << Trovo inutile menzionare , ancora una volta, tutto ciò che fu portato a termine (anche grazie alla collaborazione dell’ufficio tecnico con a capo l’ ingegnere Di Bella), mentre, sicuramente, trovo utilissimo affermare che se tutte le amministrazioni avessero lavorato, nel tempo, in tale maniera, sicuramente tutte le scuole di Valguarnera non avrebbero avuto oggi la necessità di ingenti somme di denaro atte a risolvere le numerose problematiche che le attanagliano>>. Rosanna Mazzucchelli, parla di una grande riforma dell’edilizia scolastica e sollecita di bussare alla porta del presidente della Regione Crocetta per ottenere quei finanziamenti necessari al completamento e alla conseguente riapertura delle scuole Don Bosco e Lanza. L’ex assessore sottolinea che non tutti gli studenti valguarneresi hanno lo stesso diritto allo studio a causa della differenza esistente nelle strutture scolastiche che li ospitano. La soluzione:<<Tale problematica ritengo possa essere facilmente risolta una volta ultimati i lavori delle scuole sopraccitate. Come? Con la centralizzazione della scuola materna e la chiusura del plesso Arena. Tutti i bambini di età compresa dai 3 ai 5 potrebbero, secondo me,essere gli unici fruitori dei locali del plesso Don Bosco,la quale scuola una volta ultimati i lavori, meglio risponderebbe, rispetto alle altre, ai criteri di sicurezza ed esigenza di ampi spazi volti all’installazione di cucine adibite per la mensa scolastica, al riposo pomeridiano dei piccoli bambini, all’attività ludica. I locali della scuola Lanza , invece potrebbero ospitare i bambini la IV e V elementare i quali usufruirebbero, in tale modo,della palestra e dei laboratori informatici della scuola Pavone. Infine, i locali del plesso Mazzini ospiterebbero le classi I, II e III elementare .L’Ente comunale da tutta questa operazione ne “guadagnerebbe”, non solo in tranquillità, nel sapere la propria popolazione scolastica all’ interno di scuole sicure, ma anche nel risparmiare somme di denaro, derivanti dalla chiusura dell’ “Arena”. Le stesse somme potrebbero essere indirizzate per la mensa gratuita dei bambini e/o per il trasporto gratuito dei ragazzi nelle scuole dei comuni limitrofi>>.
Arcangelo Santamaria