Scuola e Università

Tortorici denuncia il mancato intervento finanziario per rendere le scuole antisismiche

Fabio Tortorici<<Si gioca alla roulette Russa con la vita dei nostri figli>>. Ad affermarlo è Fabio Tortorici, presidente dell’Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia che dice:<<Esprimo profonda indignazione, verso quella classe politica che ha sottovalutato lo stato di degrado strutturale e di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici nella nostra regione ed in particolare nella provincia di Enna>>. Il presidente dei geologi di Sicilia, cita dati e cifre e aggiunge: <<Il recente decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, recante l’approvazione del piano straordinario per la messa in sicurezza di 989 edifici scolastici, prevede che in Sicilia saranno finanziati appena 10 edifici scolastici, contro i 330 della Lombardia, i 79 del Piemonte, regioni queste caratterizzate da una sismicità notevolmente inferiore a quella della nostra isola>>. Drammatica la situazione per il territorio ennese. <<Per la provincia di Enna – sottolinea Tortorici- non è previsto alcun finanziamento; analogo discorso vale per le province di Ragusa, Siracusa e Messina, tra le più vulnerabili d’Italia riguardo il rischio sismico. Sia i politici locali che i deputati nazionali, non credo possano dare ragionevoli spiegazioni a queste insensate scelte, lontane da tutte le logiche amministrativa e tecniche; come si può rimanere indifferenti al critico stato di sicurezza del patrimonio edilizio scolastico ad Enna e provincia? Si tratta per oltre il 75% di vecchi fabbricati, realizzati anteriormente al 1980, in completa assenza di normative antisismiche>>. Il presidente dei geologi di Sicilia, prosegue nella sua denuncia: << La distribuzione degli interventi finanziati da questo “piano straordinario”, dimostra come ancora in Italia manchi una corretta conoscenza sullo stato del patrimonio edilizio scolastico, finalizzata a definire le reali priorità; tali informazioni si sarebbero dovute conseguire con accurate valutazioni tecniche che richiedono indagini geologiche ed ingegneristiche. Le prescrizioni dell’ordinanza 3274/2003, successiva al terremoto di San Giuliano, in Sicilia sono rimaste sostanzialmente inattese; come le influenze stagionali i buoni propositi passano presto e ci si dimentica di quei 56 bambini intrappolati sotto le macerie, di chi scavava a mani nude nella speranza di trovarne qualcuno vivo sotto gli occhi terrorizzati dei genitori>>.

Arcangelo Santamaria