Rifondazione Comunista sulla rinuncia dell’indennità degli assessori
Il segretario comunale di Rifondazione comunista, Calogero Laneri, esprime apprezzamento per il gesto dei due giovani assessori comunali, Eleonora Draià e Giuseppe Profeta che a partire dal prossimo mese di maggio, hanno deciso di rinunciare all’indennità di carica per 12 mesi, consentendo un risparmio di 15 mila euro. Calogero Laneri dice :<<Abbiamo già espresso le nostre perplessità sull’inseguire la via del grillismo, pensiero nocivo per la nostra democrazia e che inquina il dibattito politico con tematiche che seppure importanti, assumono un carattere eccessivo rispetto alla ferocia di questa crisi economica e del continuo assalto allo stato sociale messo in atto dal governo Berlusconi prima e dal governo Monti poi. La scelta del taglio dell’indennità da parte dell’assessore Draià e dell’assessore Profeta, invece, non sembra certo inseguire la via del populismo. Come Partito della Rifondazione Comunista ci complimentiamo, quindi, con i due assessori per l’iniziativa lodevole, caratterizzata da tratti costruttivi e non demagogici. Riteniamo che tale nobile gesto dettato anche dalla situazione in cui versano quasi tutti gli enti locali italiani non possa oscurare le responsabilità degli ultimi esecutivi per i mostruosi tagli al comparto, crediamo quindi che la reale soluzione stia in un’imponente operazione di riqualificazione della spesa pubblica, a partire da quella delle regioni e del settore militare, una revisione delle spese per le infrastrutture e una diversa organizzazione degli appalti>>. Il segretario di Prc conclude:<< Riteniamo sia anche tempo per un intervento deciso dello Stato in economia – come avvenuto in passato – e di una lotta senza quartiere a fenomeni di corruzione ed evasione. Tutti temi che esulano dalle competenze dei comuni ma che necessariamente devono vedere i comuni protagonisti nella richiesta di una diversa e migliore organizzazione del nostro Paese>>.
Arcangelo Santamaria