Scuola e Università

Anche i piccoli della scuola primaria dovranno pagare i libri

Non mollano i librai ennesi e per le famiglie si prepara un altro salasso in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico, visto che saranno costrette ad anticipare i soldi dei libri di testo che ogni anno venivano coperte dai buoni libro. Questa volta tocca anche ai piccoli alunni della scuola primaria (una volta scuola elementare), che a partire dall’avvio del nuovo anno scolastico (in calendario in Sicilia, il prossimo 16 settembre), dovranno pagare i libri di testo. Un’altra mazzata economica per le loro famiglie, che dovranno anticipare circa 50 euro, per forse un giorno vedersi rimborsare, la quota dei libri di testo che fino a poco tempo addietro, saldavano con le cedole librarie che poi venivano liquidate ai librai dalla Regione. A nulla sono valsi, almeno sino ad ora gli appelli al buon senso e le lamentele delle famiglie che come i librai sono con l’acqua alla gola, sommersi da pagamenti di ogni genere e falcidiate da disoccupazione, cassa integrazione, mobilità o da salari che ritardano da mesi. I librai (anche questa categoria in piena crisi), non ci stanno perché di stagione in stagione i rimborsi regionali sono divenuti sempre più lunghi e difficili da sopportare, in un periodo di recessione come quello che stiamo vivendo. Dalla Regione, dove qualcuno ha già girato il problema, le risposte tardano ad arrivare e per questo, come al solito, anticipando i soldi dei libri, di mezzo ci vanno le famiglie. La scuola dell’obbligo, quella che dovrebbe accessibile a tutti, sta sempre più diventando un lusso che sempre meno gente può permettersi, alla faccia del diritto allo studio.

Arcangelo Santamaria