Politica

Consiglio Comunale alle 18:00 del 28 agosto

Valguarnera – Altra giornata importante per il consiglio comunale valguarnerese, che questo sera, alle ore 18, in prima convocazione, è stato convocato dal presidente, Giuseppe Arcuria, in seduta straordinaria e urgente, su richiesta di 5 consiglieri comunali (Arcuria, Gangemi, Speranza, Greco e Cutrona), per discutere sulle modalità di pagamento della Tares. Vedremo se anche questa volta il civico consesso salterà per mancanza del numero legale dei consiglieri presenti in aula (come su successo più volte nelle ultime settimane), o sarà necessario attendere domani, per la riunione in seconda convocazione, sempre alle ore 18. E’ guerra di numeri e presenze in aula tra il gruppo de “Il Megafono”, oramai minoranza e l’opposizione (Pd, Voce Democratica e Pds-Mpa), per garantire i lavori del consesso, oramai bloccato da più di un mese. Se le varie forze politiche non trovano un accordo, si prevede un autunno caldo. Beghe, però, che alla la cittadinanza servono ben poco e sono maldigerite dall’opinione pubblica che ha ormai capito che il sindaco Leanza, dopo il fallimento della mozione di sfiducia nei suoi confronti, guiderà il paese sino al 2015. Ma a sentire la gente e non solo gli addetti ai lavori, nemmeno il governo cittadino è esente da critiche. Nel rimanente biennio di governo, ci si attende un cambio di rotta, una squadra di governo completa e competitiva in ogni suo settore, con un programma di governo, figlio di scelte condivise e non personalistiche che dia maggiore raggio di azione e non sia solo limitato al giusto risanamento economico dell’ente. E proprio con questa visione potrebbe giocare un ruolo fondamentale il consiglio comunale che con ogni suo gruppo ha manifestato la voglia di essere propositivo e fare gli interessi della cittadinanza. Essere ridotti al ruolo di meri notificatori è una parte che consiglieri liberi e lungimiranti non vogliono recitare. Il paese ha bisogno di scelte condivise e allora lì si vedrà chi mira sempre agli interessi di bottega e non a quelli dell’intera comunità.

Arcangelo Santamaria