Politica

Il PD richiama il Sindaco a rispettare la legge dei numeri

<<Il “sordo” Leanza continua a “galleggiare”>>. Inizia cosi’ la nota stampa della sezione municipale del Partito Democratico, guidata dal segretario, Fabio Arena. Sulla graticola del Pd, ancora una volta il sindaco, Sebo Leanza. <<Facendo seguito all’articolo di stampa pubblicato su “La Sicilia” circa una settimana fa, il Pd di Valguarnera- recita la nota- continua a stigmatizzare il comportamento del sindaco Leanza che, pur affermando di potere contare su 7 ipotetici consiglieri non e’ in grado di avere il sostegno da parte di questi. Infatti, nel corso del consiglio comunale indetto per il 31 luglio 2013 (con all’o.d.g. importanti punti che riguardano la cittadinanza, come ad esempio l’approvazione della rateizzazione e delle tariffe Tares), questa ipotetica compagine immaginata dal sindaco Leanza e’ stata presente con un solo consigliere alla prima ora e nessuno alla seconda ora. Quindi, il consiglio comunale veniva rinviato all’indomani in seconda convocazione, quando sarebbero stati necessari solo 6 consiglieri. Anche questa volta, pero’, e’ stato presente solo il presidente del consiglio comunale, in quota a coloro che sostengono il sindaco. I gruppi che non sostengono il sindaco, pur non condividendo l’operato, soprattutto recente, dell’amministrazione Leanza, sono stati invece presenti in 4 alla prima chiama della prima convocazione, in 3 alla seconda ora ed in 2 in seconda convocazione>>. Il Pd, tira in ballo la legge dei numeri e chiama il sindaco alle proprie responsabilità. << Siccome i lavori del consiglio comunale devono essere garantiti in primis dall’ipotetica compagine che sosterrebbe il sindaco e non essendo in grado di farlo (nemmeno in seconda convocazione), chiediamo per l’ennesima volta al sindaco Leanza di prendere atto di questa situazione che penalizza e mette in ginocchio la cittadinanza intera, in quanto coloro che dovrebbero garantire il sostegno alla sua azione amministrativa latitano e fanno sì che il consiglio comunale non sia in grado di deliberare alcun atto qualificante>>.

Arcangelo Santamaria