Politica

Comitato cittadino. Le proposte di Garofalo sulle Srr

Carlo GarofaloTrasformare tutto, cambiare tutto, perché tutto resti come prima!!! All’insegna di questo motto “gattopardesco” si è avviata la riforma del sistema dei rifiuti in Sicilia e ad Enna in particolare. A sostenerlo- attraverso una nota- il coordinatore provinciale dei comitati cittadini ennesi, Carlo Garofalo. “Dal 1 ottobre scorso –afferma- le ATO sono state messe in soffitta ed al loro posto sono state costituite le nuove società che si chiamano SRR. Ma non è cambiato niente. Disservizi, disagi ed emergenza sanitaria vi erano prima, lo stesso avviene adesso; così come sprechi, sperperi e assenza di raccolta differenziata.” Garofalo parla poi degli operatori ecologici che lavorano all’insegna della precarietà, con norme sulla sicurezza spesso non applicate, lamentele nella mancata consegna del vestiario, crisi e disperazione perché i salari non arrivano e se arrivano, vengono pagati sempre con ritardo di mesi. Inoltre comunica, che non è dato sapere se i contributi previdenziali (necessari per il maturare della pensione) vengano versati o meno; il parco mezzi risulta obsoleto con aggravio di costi al cittadino-utente a cui vanno caricati gli enormi costi di manutenzione. “Insomma –rimarca- un grande patatrac, generato dalle scelte scellerate compiute in passato dalla politica, di cui la stessa oggi, fa fatica a cambiare rotta.” Eppure le cose erano e potrebbero diventare semplici. Infatti, la circolare dell’Assessore regionale Marino prevede che i Comuni, singoli o associati, in deroga alle ATO, possono gestire in maniera diretta il servizio di spazzamento e di raccolta e trasporto dei rifiuti ed è stata sancita la possibilità che i Comuni costituiscano l’ARO (Ambito di Raccolta Ottimale) e con delibera del consiglio comunale provvedano alla redazione del piano economico finanziario, il quale, se approvato dall’assessorato regionale all’energia, deve essere recepito tale e quale dalla SRR, in sede di elaborazione del relativo Piano Provinciale. “In Provincia di Enna, ma anche nel resto della Sicilia, è stato fatto qualcosa? –si chiede Garofalo-. Pochi –aggiunge- sono i Comuni che hanno applicato tale normativa e pochi sono i passaggi che dovrebbero essere fatti: costituzione dell’ARO, redazione del piano economico finanziario (PEF), avvio della raccolta differenziata spinta porta a porta, gestione del centro comunale di raccolta (CCR), convenzione dove scaricare i rifiuti indifferenziati e delibera di gestione del servizio in modo diretto, secondo la normativa vigente, salvaguardando, laddove possibile, il personale iscritto sui libri paga del cantiere comunale. In questo modo, anche la nuova SRR sarebbe alleggerita del fardello per la gestione del servizio e pertanto la stessa avrebbe il compito, così come previsto dal legislatore, di coordinare l’attività delle ARO e provvedere alla gestione dell’impiantistica provinciale necessaria ed utile per raggiungere i migliori risultati possibili nella raccolta differenziata e nei costi di produzione diretti. Non è un sogno, né un risultato irraggiungibile –conclude Garofalo- Occorre che la politica, ma soprattutto i rappresentanti istituzionali (Sindaci, Assessori e Consiglieri Comunali) per una volta tanto mettano al di sopra della loro azione politica gli interessi generali della collettività e dei loro amministrati, cercando in tutti i modi di salvaguardare la tasca dei cittadini utenti, e con un servizio efficiente, cercando di salvaguardare e preservare l’ambiente, portando in discarica il meno possibile dei rifiuti.”

Rino Caltagirone