Sanità

Incidenza tumorale. Rifondazione Comunista non rimane convinta dei dati ufficiali

Valguarnera – Non convincono del tutto i responsabili locali del circolo di Rifondazione Comunista “Pio La Torre”, i dati che l’Asp di Enna ha comunicato la settimana scorsa, durante un convegno tenutosi al Comune, sull’incidenza tumorale nel territorio di Valguarnera. Secondo questi dati infatti, non ancora comunque definitivi, l’incidenza sarebbe tra le più basse della Sicilia. “I recenti casi di tumore che hanno colpito tragicamente la nostra piccola comunità –dichiara il responsabile locale di PRC Mariano Nasello- oltre a causare sgomento e tristezza, ci interrogano sulle cause scatenanti di una incidenza tumorale a nostro avviso inspiegabilmente elevata. Salutiamo con piacere l’operato di tutti quei cittadini che recentemente hanno sollevato il tema, ma crediamo sia indispensabile prendere atto della incompletezza dei dati che attualmente conosciamo e riteniamo che solo il Registro Tumori  – la cui istituzione è in fase di preparazione – rappresenti l’unico strumento in grado di fornire un quadro completo della situazione.” Ma a preoccupare i responsabili di PRC sono stati i recenti dati pubblicati dall’Agenzia regionale per la protezione ambientale, sull’allarmante tasso di radioattività nelle miniere dell’entroterra siciliano, in primo luogo Pasquasia. “Questi dati –continua Nasello- rendono evidente la necessità di condurre una ricerca di tipo ambientale e sanitaria, che ci aiuti a comprendere le eventuali cause a noi ancora ignote, che potrebbero essere all’origine di un ipotizzabile aumento dell’incidenza tumorale.” Secondo uno studio condotto recentemente e pubblicato dai maggiori quotidiani nazionali, la commissione per le miniere dismesse dell’Unione regionale Province siciliane sostiene, che proprio nelle miniere dell’entroterra siciliano ci sarebbero contaminazioni come nelle terre dei fuochi e che di esse nella lista nera ce ne sono cinque. “La prima –è scritto- è proprio Pasquasia a Enna, che da gioiello dell’Italkali (terza fornitrice di sali potassici in tutto il mondo) è diventata la sentina di ogni sospetto, con un alto tasso di radioattività che nessuno sa spiegare.” Mariano Nasello auspica che tutte le istituzioni in qualche modo coinvolte, si facciano carico delle necessità succitate, in quanto soltanto un’analisi a 360° potrà portare un po’ di luce su una così complessa vicenda. “In tema di diritto alla salute –conclude- mai nessun impegno e mai nessuna spesa possono essere considerati evitabili”. (*rc*)

Rino Caltagirone