Politica

Incontro istituzionale sulla crisi del polo tessile

Valguarnera – Tutti al capezzale di quel che resta del polo tessile valguarnerese, per cercare di salvare il salvabile e magari rilanciare un settore che per decenni è stato il fiore all’occhiello dell’economia ennese, dando lavoro a centinaia di famiglie valguarneresi. All’insegna di questo programma, sabato prossimo, convocato dal presidente del consiglio comunale, Giuseppe Arcuria, presso il Palazzo di città si terrà un incontro tra le istituzioni comunali valguarneresi, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, i rappresentanti del comitato cittadino e e i parlamentari regionali e nazionali della provincia di Enna. Sul tavolo di discussione, innanzitutto la crisi che ha colpito e messo in ginocchio la Giudice Confezioni e le aziende ad essa collegate, ultimo baluardo di quel che fu il polo tessile valguarnerese. Giorni addietro con un documento congiunto, il comitato cittadino e le organizzazioni sindacali, avevano denunciato l’inerzia delle istituzioni comunali, dinanzi alla crisi delle aziende tessili. Accuse che il presidente del consiglio comunale , Arcuria, respinge con fermezza dicendo:<<Non è assolutissimamente vero che siamo rimasti a guardare, mentre il polo tessile si sbriciolava. Dinanzi anche all’ultima crisi aziendale che riguardava la Giudice Confezioni e le micro aziende ad essa collegate, diversi consiglieri comunali hanno preso parte ad incontri con le maestranze e gli stessi sindacati. Per impegni vari è saltato un incontro già fissato con i parlamentari regionali e nazionali del nostro territorio. Questo incontro adesso si terrà il prossimo sabato mattina. La presenza di tutti i capigruppo certifica l’interesse dell’intero consiglio comunale nel cercare di salvare le aziende tessili valguarneresi>>. Quali saranno le possibili soluzioni dinanzi ad una crisi che ha ridotto all’osso il polo tessile? <<Le aziende valguarneresi devono fare fronte ad una concorrenza spietata, proveniente da paesi nei quali i costi di produzione sono notevolmente più bassi. Mi pare chiaro- dice Giuseppe Arcuria- che occorre agevolare queste aziende, chiedendo per loro meno tasse. Per Valguarnera-anticipa Arcuria_ si potrebbe chiedere una “Zona franca”, al fine di salvare ciò che sta fallendo e magari attrarre in paese nuovi investitori di questo settore, visto che possono contare su una manodopera altamente specializzata. Sabato- conclude il presidente del civico consesso, inizieremo a lavorare su questa ipotesi>>.

Arcangelo Santamaria