Cultura e Società

Si incontreranno a Valguarnera studiosi e scrittori per raccontare il riscatto della classe proletaria di fine ottocento

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«I Fasci Siciliani nell’attuale provincia di Enna – Riflessioni in occasione del loro 120° anniversario». Questo il titolo del convegno di rilevanza intercomunale organizzato dall’Amministrazione valguarnerese per ricordare quella drammatica vicenda di fine Ottocento, passata alla storia d’Italia come il primo tentativo di riscatto delle classi proletarie e meno abbienti del primo periodo post unitario.

L’importante appuntamento avrà luogo a Valguarnera, nel palazzo municipale di Piazza della Repubblica, alle ore 17 di sabato 28 dicembre. Vi parteciperanno relatori e studiosi che illustreranno quei tragici avvenimenti così come accaddero nei vari paesi dell’Ennese.

Dopo gli interventi di saluto di Sebastiano Leanza, sindaco ospitante, e di Giuseppe Bertini e Vincenzo Emma, rispettivamente sindaci di Assoro e Pietraperzia, i lavori procederanno coordinati da Antonio Vitellaro, presidente della Società Nissena di Storia Patria. Previsto il contributo di Franco Amata che relazionerà su Il Ventennio di fine Ottocento nell’area dell’Ennese, traendo spunto da una sua interessante pubblicazione del 2009 sulla Sicilia del grano e dello zolfo. Quindi sarà la volta di Pino Abbate che relazionerà su La costituzione del Fascio dei lavoratori di Assoro. Seguirà Enzo Barnabà con il resoconto di Quel 25 dicembre 1893 a Valguarnera, sul quale ha scritto un saggio già nel 1980 rieditandolo e ampliandolo nel 1996. Poi Andrea Rapisardi ci narrerà dell’Eccidio di Pietraperzia, paese in cui la drammaticità degli avvenimenti, con l’elevato numero di vittime, sarà ricordata come “Il Capodanno di sangue a Pietraperzia”. Seguirà Filippo Virzì, autore de I Fasci siciliani a Catenanuova, che ci riferirà sull’azione dei fascianti di quel comune che, mossisi per la divisione del bene demaniale ex feudo Buzzone, si ritrovarono sotto il fuoco di un’indiscriminata sparatoria, causa di un morto e almeno dieci feriti.

Ancora, il coordinatore Antonio Vitellaro relazionerà su Napoleone Colajanni e i Fasci siciliani, descrivendo la posizione del parlamentare ennese riguardo il tumultuoso evento di quegli anni che, animato dalla recessione economica e dalla mala signorìa del blocco di potere meridionale, causo il ribellismo zolfataio e contadino ferocemente represso nel sangue dal duro intervento militare del governo Crispi.

Salvatore Di Vita