Cronaca e Attualità

All’ufficio postale di Valguarnera sono “scomparsi” circa 800 mila euro

ufficio postale di Valguarnera

Valguarnera – Ammonterebbe a diverse centinaia di migliaia di euro e coinvolgerebbe numerose persone la presunta truffa con buoni fruttiferi postali che sarebbe avvenuta presso l’Ufficio Postale di Valguarnera. Viste le ingenti somme e l’elevato numero di persone coinvolte, sulla vicenda circolavano indiscrezioni da giorni, ma da qualche ora, uno dei presunti truffati ha reso tutto noto, denunciando quanto subìto con alcune mail e con un profilo sul noto social network Facebook. Della vicenda, così come dice lo stesso presunto truffato, ne sarebbero al corrente anche i carabinieri della stazione di Valguarnera ai quali è stata presentata una denuncia e la procura della Repubblica di Enna che starebbe portando avanti delle indagini. Ma ecco cosa ha detto il presunto truffato alla nostra redazione: <<Sono un piccolo allevatore di bestiame e in una vita di sacrifici e rinunce ho messo da parte una piccola somma di denaro di qualche centinaio di migliaia di euro, che ho sempre tenuto in banca o in posta. Io sono una persona semplice e non ho certo le competenze per addentrarsi in investimenti, quindi me ne sono tenuto alla larga. Tempo addietro ho ricevuto una telefonata da parte di quello che ora è un ex funzionario di Poste italiane, il quale mi invitava a fargli visita in ufficio perché voleva invitarmi a investire i soldi, che io tenevo depositati nei libretti di risparmio, in buoni fruttiferi postali, proprio quelli che in questi giorni vediamo pubblicizzati in televisione. Così alla fine mi convinse e negli anni ho portato tutto quello che possedevo, convincendo mia figlia a fare la stessa cosa. Purtroppo non potevo sapere che quel funzionario mi consegnava della documentazione, faceva girare i soldi in libretti postali messi a nome mio, ma in suo uso, e si intascava tutti i soldi a mia insaputa. Ogni anno alla scadenza dei buoni procedeva a rinnovarli, consegnandoci altra documentazione falsa>>. Da notizie non confermate ufficialmente i presunti truffati sarebbero tanti e la somma complessiva si aggirerebbe intorno agli 800 mila euro. L’allevatore che si è rivolto alla nostra redazione, conclude il suo sfogo, dicendo:<< Ora che casualmente il reato è stato scoperto, temo di non recuperare tutto ciò che ho risparmiato nella mia vita e che avevo messo da parte per assicurare un futuro migliore alle mie figlie. Le poste ancora non ci hanno voluto dire quali intenzioni hanno>>. Bocche cucite a Poste Italiane, con l’Ufficio regionale per le Comunicazioni che si è limitato a dire:<<Per rispetto delle indagini attualmente in corso, preferiamo non rilasciare alcuna dichiarazione>>. La notizia è piombata come un fulmine a ciel sereno sulla comunità valguarnerese e, a quanto pare, già da qualche tempo presso l’ufficio postale cittadino sarebbe in corso un continuo via vai di titolari di buoni fruttiferi che preoccupati chiedono informazioni e rassicurazioni sulle somme investite.

Arcangelo Santamaria