Cronaca e Attualità

Stavano tentando di rubare cavi di rame a Bubudello. Polizia e Carabinieri li arrestano

APETRI COSTEL ANDREI                                                               CRISTI MOSCU VASILIE GANEA GHEORGHESIRBU DOREL TEODOR                                                                  TURCEA SORIN IOAN

Brillante risultato, quello conseguito nella nottata tra il 13 e il 14 febbraio scorso dai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Enna nel corso dei diuturni servizi di prevenzione e di controllo del territorio, segnatamente finalizzati al contrasto dei reati predatori. Grazie a varie segnalazioni telefoniche pervenute verso mezzanotte sui numeri di pronto intervento 112 e 113 che segnalavano movimenti sospetti nelle Contrade Bubudello e Gerace, i Carabinieri unitamente ad una pattuglia della Polizia di Stato, sapientemente coordinate dalle rispettive Centrali Operative, si portavano tempestivamente sul posto riuscendo a bloccare con una manovra a tenaglia nr. 2 autovetture con a bordo nr. 5 persone che cercavano di darsi alla fuga. Dai successivi accertamenti si appurava che i fermati, trovati in possesso di vari attrezzi atti allo scasso, avevano appena tentato di rubare mt. 1.200,00 circa di rame, tranciando in più punti nr. 7 campate della linea elettrica di proprietà dell’enel S.p.a. e non riuscendo nell’intento proprio per la tempestività delle Forze dell’Ordine. Il danno, ancorché la refurtiva sia stata interamente recuperata, è comunque di ingente valore, obbligando i tecnici dell’Enel ad un intervento particolarmente oneroso per il ripristino della rete elettrica. Portati in caserma, al termine delle procedure per l’identificazione, sono risultati essere tutti cittadini romeni residenti nelle Province di Agrigento e di Caltanissetta, di cui nr. 3 già con precedenti per reati specifici. Le due autovetture utilizzate sono state sottoposte a fermo in quanto prive della prescritta copertura assicurativa ed i conducenti non avevano mai conseguito la patente di guida. Tutti gli arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria (Dott. Fabio Scavone), sono stati trasferiti presso la Casa Circondariale di Enna. Il duro colpo inferto ai ladri del cosiddetto “oro rosso” rappresenta un’ulteriore dimostrazione dell’efficacia del “piano coordinato di controllo del territorio” predisposto sul territorio della Provincia di Enna ed attuato in stretta sinergia dalle pattuglie della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.