Cronaca e Attualità

I carabinieri arrestano tre persone accusate di aver rapinato un anziano a Catenanuova

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Enna – L’operazione Go Kart continua a far emergere nuovi episodi criminosi commessi da alcuni dei soggetti già arrestati il 18 febbraio scorso. Nel corso della mattinata di Mercoledì scorso i militari del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Enna hanno notificato a CANCEMI Alessandro, di anni 32, nativo di Biancavilla ma domiciliato a Catenanuova, MAZZAGLIA Emanuele, di anni 28 nativo di Biancavilla ma residente a Belpasso e MAZZAGLIA Giuseppe Carmelo di anni 54 nato a Ragalna (CT) e residente a Santa Maria di Licodia, tutti gravati da precedenti penali (ed il particolare il MAZZAGLIA Giuseppe Carmelo, già con precedenti per associazione mafiosa e sorvegliato speciale di P.S.), una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla G.I.P. del Tribunale di Enna – Dott. ssa Elisabetta MAZZA -, in quanto ritenuti essere stati, con prove ritenute dai Carabinieri e dalla Magistratura schiaccianti ed incontrovertibili, gli autori di una rapina consumata ai danni del sig. B.G. di anni 80, originario di Catenanuova.

Le indagini del Nucleo Investigativo hanno fatto emergere che agli inizi del mese di settembre 2013 il CANCEMI Alessandro, vicino di casa dell’ anziano (che risiede in un comune del Nord Italia trascorrendo solo pochi mesi all’anno a Catenanuova nel periodo estivo), era solito uscire dalla propria abitazione indossando una vistosa collana in oro con una medaglia rappresentante il volto di Cristo, ed altri anelli in oro di notevole valore.

Prevedendo di poter portare facilmente a termine una rapina ai danni dell’anziano, seguendo lo stesso il CANCEMI rilevò che il predetto era solito uscire di buon mattino da solo, con la sua auto, per andar a fare una passeggiata in campagna e raccogliere asparagi.

Così in pochi giorni organizzò la rapina, condividendo sin da subito il progetto delittuoso con i MAZZAGLIA, zio e nipote, suoi vecchi amici in quanto provenienti dalla zona di Santa Maria di Licodia dove lo stesso aveva abitato fino a qualche anno or sono.

I tre malviventi sono risultati aver concordato in breve le modalità della rapina da compiere, con i MAZZAGLIA pronti a recarsi a Catenanuova nel giro di pochi minuti non appena fosse arrivata la chiamata da parte del CANCEMI Alessandro, che da parte sua si assumeva il compito di monitorare gli spostamenti dell’anziano e fungere da successiva autista con la sua auto.

La mattina del 05 settembre 2013 il CANCEMI Alessandro, avendo notato che l’anziano era nuovamente uscito di buon mattino per recarsi in campagna, telefonò ai complici che giunsero nel giro di dieci minuti a Catenanuova, girando per le campagne e rintracciando poco dopo il signor B.G. presso la contrada Isola di Niente di Catenanuova.

Qui i predetti MAZZAGLIA risultano aver aggredito vigliaccamente alle spalle l’anziano mentre quest’ ultimo era chino sul terreno intento a raccogliere asparagi, puntandogli un grosso coltello alla gola, minacciandolo più volte di morte e finendo poi per strappandogli dal collo la grossa collana in oro, levandogli anche due fedi in oro e portandogli via anche un orologio ed il portafogli contenente una piccola somma di denaro.

Nella pianificazione della rapina il CANCEMI Alessandro, sapendo chiaramente di poter essere facilmente riconosciuto dalla vittima, si è ritagliato, come detto sopra, il ruolo di autista: difatti ha atteso alla guida della sua Fiat Punto poco distante dal posto della rapina i due complici; quest’ultimi dopo aver portato a termine la stessa rapina sono fuggiti dapprima a piedi per una strada di campagna e quindi, dopo aver raggiunto l’auto del CANGEMI, sono saliti sulla stessa allontanandosi definitivamente tutti assieme dal posto .

Per evitare di poter essere immediatamente ricercati i tre consumati rapinatori hanno anche provveduto ad asportare il telefono cellulare che la vittima teneva con se, levandogli la batteria, ed asportandogli anche le chiavi dell’autovettura, buttando successivamente il tutto in mezzo ai campi lontano dalla vista della vittima.

Così il povero anziano, ancora frastornato, non ha potuto né telefonare né poter dare immediatamente l’allarme; lo stesso, dopo aver subìto la rapina riusciva con fatica a raggiungere gli uffici della Stazione Carabinieri di Catenanuova dove ebbe a denunciare l’accaduto, riferendo di essere stato rapinato da due giovani soggetti a lui sconosciuti, dall’accento tipico della zona di Paternò, i quali dopo averlo gettato in terra, lo avevano minacciato con un grosso coltello alla gola asportandogli, come detto sopra, una collana in oro con annessa medaglia in oro, due fedi in oro, il portafoglio, un orologio ed il cellulare.

I soggetti arrestati continuano ad essere detenuti presso la Casa Circondariale di Enna a disposizione del Dott. Ferdinando Lo Cascio della Procura della Repubblica di Enna, titolare di questa particolare tranche di indagine.

Continuano parallelamente le attività d’indagine condotte dal Nucleo Investigativo sotto le direttive della Procura Distrettuale Antimafia di Caltanissetta sulla situazione mafioso-delinquenziale palesemente presente nell’area nord-est della Provincia di Enna dall’ Operazione Go Kart. –