Politica

L’Ars approva tutti gli articoli della riforma che abolisce le province e introduce Città Metropolitane e Liberi Consorzi

crocetta

Dopo il fallimento di Mercoledì sera, quando l’eliminazione da parte del governo delle specifiche sulla funzione delle città metropolitane aveva fatto saltare il banco degli accordi, con critiche persino da parte del gruppo del Pd, con Antonello Cracolici che ha definito “un grave errore” il rimandare una decisione così importante a una legge di futura approvazione, L’ars, nella serata di ieri, ha approvato tutti gli articoli della Riforma delle Province presentata dalla giunta Crocetta. Sono stati i deputati  del Movimento 5 Stelle e quelli del Ncd a garantire, col loro voto, l’approvazione delle norme più importanti della riforma, a partire proprio dai Liberi consorzi: al momento sono nove, quante le attuali Province, ma potrebbero diventare di più nei prossimi sei mesi se i comuni riusciranno a formare nuovi enti, partendo da una popolazione minima di 180 mila abitanti. Le norme appena approvate definiscono un quadro che dovrà essere completato con una successiva legge che il governo porterà in aula in autunno e che dovrà stabilire soprattutto compiti e funzioni di Liberi consorzi e città metropolitane. Adesso, con il voto finale di martedì prossimo, ai deputati resta solo di modificare lo Statuto della Regione per poter recepire la riforma.