Cronaca e Attualità

La madre non gli da i soldi e si barrica in casa minacciando di uccidere i fratellini. I Carabinieri fanno irruzione e arrestano 14enne

Arresto particolarmente complesso operato nella mattinata di venerdì 4 aprile 2014 dai militari della Compagnia Carabinieri di Enna, nei confronti di un ragazzo quattordicenne, di origini tunisine, residente nella zona di Enna-Monte, resosi responsabile di gravissimi reati, quali sequestro di persona, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e porto di armi od oggetti atti ad offendere. 
Questi i fatti: poco dopo le 8.00 la mamma del ragazzo, presentatasi in caserma in evidente stato di agitazione, racconta ai militari che il figlio poco prima, dopo che lei gli aveva negato l’ennesima richiesta di soldi, si era barricato dentro casa, minacciando con un coltello di uccidere i due fratellini, rispettivamente di anni 6 e 3, sequestrati all’interno dell’abitazione; a nulla erano valsi i tentativi dall’esterno della madre di far rinsavire il ragazzo che invece, dopo aver sprangato anche l’unica finestra esistente, manifestava crescente nervosismo e determinazione.
Giunti immediatamente sul posto i militari intuivano la gravità della situazione, anche in relazione al fatto che il ragazzo risultava particolarmente ostile a qualsiasi forma di dialogo, tentato per quasi un’ora. Veniva quindi richiesto l’ausilio dei Vigili del Fuoco, con i quali si ipotizzava un accesso coatto all’interno dell’appartamento (composto peraltro da 2 soli vani e dotato di serramenti senza vetri, con chiusura a catenaccio), ma la presenza degli operanti, avvertita dall’interno, creava ulteriore concitazione nel già alterato stato d’animo del giovane, che iniziava a minacciare gravi conseguenze nei confronti dei fratelli ed a pretendere che tutti si allontanassero. 
Avvertita la possibilità che la situazione potesse degenerare, i Carabinieri decidevano di assecondarlo, simulando di allontanarsi dalla zona unitamente ai Vigili del Fuoco ed invitando la madre del ragazzo a stazionare davanti la porta di casa per dare garanzie al figlio che era rimasta sola e stimolarlo ad aprire per constatare di persona che effettivamente all’esterno non vi fosse nessuno. 
Il tranello sortiva l’effetto sperato, quando, dopo qualche minuto, il ragazzo si decideva a levare il catenaccio dalla porta ed aprirla leggermente. Tanto bastava ai Carabinieri, nascostisi nelle immediate vicinanze, per spostare la madre del giovane, balzare alla porta, vincere la resistenza del ragazzo che tentava nuovamente di chiuderla, entrare ed immobilizzarlo, scoprendo contestualmente che era armato di un coltello, strappatogli dalle mani solo all’esito di colluttazione, nel corso della quale due dei quattro militari riportavano delle lesioni, fortunatamente non gravi. L’accesso consentiva inoltre al personale sanitario del servizio 118, già fatto intervenire sul posto, di poter visitare i due fratellini, constatando fortunatamente che non avevano riportato conseguenze. 
L’autore del folle gesto, al termine delle formalità di rito, veniva dichiarato in arresto e trasferito presso l’istituto penale minorile di Caltanissetta, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i minori, già compiutamente informata dei fatti descritti.