Politica

A Valguarnera arriva il “ciclone” Bascetta

Valguarnera – Appena trasferito dal comune di Piazza Armerina a quello di Valguarnera, il noto sindacalista del Csa, Luigi Bascetta, ha subito acceso le polveri delle rivendicazione sindacali e sociali. Già da qualche giorno, Luigi Bascetta, con un megafono e la propria automobile, sta battendo a tappeto le strade cittadine, denunciando il malessere sociale determinato a Valguarnera dalla chiusura di diverse aziende tessili. <<Nell’ambito delle iniziative sindacali che il Csa sta tenendo in tutta Italia per rivendicare il diritto al rinnovo del contratto di lavoro congelato, ormai, da anni, il diritto alla sicurezza sul posto di lavoro, il diritto alle progressioni di carriera ferme ormai da decenni, il diritto alla stabilizzazione dei precari ventennali, il diritto alla suddivisione equa del fondo salariale accessorio, mercoledì 25 giugno – annuncia Bascetta- dalle ore 8 alle ore 9, si terrà una manifestazione sindacale con attività di volantinaggio davanti al Comune di Valguarnera, in piazza della Repubblica, iniziativa propedeutica dell’assemblea sindacale di tutti i lavoratori del Comune che si terrà presso l’aula consiliare nella giornata di giovedì 26 giugno dalle ore 11 alle ore 13 per sfociare, finalmente, nel comizio dello stesso giovedì pomeriggio alle ore 18.30 in piazza della Repubblica>>. Luigi Bascetta, punta il dito contro le altre organizzazioni sindacali e afferma:<<Queste iniziative sono e vogliono essere un motivo e l’occasione per dare “la scossa” a una realtà sindacale dormiente e silente, dedita solo a ratificare e a calare la testa davanti a proposte e a progetti preconfezionati, senza il coraggio di alzare la testa e di svegliare i lavoratori che sono tenuti con il bavaglio del bisogno e del ricatto sul posto di lavoro. Basta con il silenzio e con la complicità. E’ venuto il momento di agire e di lottare, a cominciare dal primo diritto dei lavoratori: il diritto al rispetto della persona>>. Il sindacalista elenca una serie di chiusure. <<Quanti lavoratori gettati nel baratro del bisogno e abbandonati a se stessi,( Multiservizi, Ipra, Giudice, contrattisti e precari del Terziario e Servizi, Euroristorazione, Asp4 di Enna, Cup, Consorzi di bonifica, forestali, e chi più ne ha ne metta),quanti lavoratori delusi e arrabbiati contro i sindacati inerti e, spesso, “concertativi” con la parte datoriale. E’ ora che il sindacato (quello serio e vero) faccia il suo dovere. E noi cercheremo di farlo fino in fondo, insieme ai lavoratori e per i lavoratori>>.

Arcangelo Santamaria