Riceviamo e pubblichiamo

Il CSA indice un comizio per far svegliare i valguarneresi

“Per rendersi conto della drammaticità e della profondità della crisi che attanaglia Valguarnera, così come tante realtà della provincia, basta girare per le strade e per le piazze per accorgersi della prima cosa che salta all’occhio : il silenzio!…..Un silenzio spaventoso che sa più di mortorio o di camposanto, un’atmosfera di rassegnazione, di indifferenza , di tipica e inveterata “sicilitudine” pirandelliana che è sintomatica e patognomonica di una realtà che ha sfaldato coscienze e voglia di fare. Quando invece, l’area valguarnerese, potrebbe avere potenzialità enormi, sia dal punto di vista imprenditoriali sia dal punto di vista politico. E’ semplicemente vergognosa la cortina di silenzio che è scesa, ormai da anni, sulla vicenda della distruzione del polo industriale e del polo tessile senza che una sola voce di protesta istituzionale e sindacale si sia mai alzata in difesa dei lavoratori e delle centinaia e centinaia di famiglie gettate sul lastrico da un contesto di consociativismo politico-istituzionale-amministrativo ( la vicenda della privatizzazione dell’acqua e della spazzatura non vi dice niente?) che ha “silenziato” qualunque tentativo di ribellione o di protesta vera. Nessuna manifestazione, nessuna protesta, nessuna reazione, nessun segno di rivalsa da parte degli organi politici e sindacali che si sono limitati a “ratificare” la morte civile e sociale di centinaia di operai e di lavoratori come crudeli e inetti “notai” e “osservatori” che si sono semplicemente limitati ad “affacciarsi alla finestra” e vedere passare il cadavere di una società fino a poco tempo prima attiva e prospera. Cari concittadini e lavoratori, sappiate che si muore anche di silenzio e di inazione. La mafia, in questa provincia, domina perché sono solo pochi quelli che alzano la testa e la voce, ma sono tanti, tantissimi quelli onesti che formano la maggioranza “silenziosa” che devono solo trovare il coraggio di fare valere i propri diritti perché in questa terra c’è gente che pretende che gli si chieda il permesso puranche per respirare. No, cari cittadini, dobbiamo svegliarci, reagire, combattere, innescare il conflitto e renderlo permanente in tutti gli ambiti: lavorativo, amministrativo, politico, scolastico…..bisogna accendere la voglia di lottare e di liberarci dalle catene con una piattaforma propositiva e realizzabile, sindacalmente e gestionalmente sostenibile e cominciare a uscire sulle strade e sulle piazze per far sentire la voce di chi dice no!….E per essere coerenti,cominciamo con un comizio che si terrà il 17 giugno 2014 alle ore 18.30 in Piazza della Repubblica che costituirà la prima di una serie di iniziative di carattere sindacale e non solo, volte a rafforzare la voce di tutti quei lavoratori che, finora, non hanno mai avuto voce in capitolo. “

Il coordinatore prov.le CSA  – Bascetta Luigi