Politica

Il Sindaco di Valguarnera invita gli altri Sindaci a non aderire ad altri consorzi comunali

Il sindaco Sebo LeanzaValguarnera – Entra nel vivo la discussione sui liberi consorzi comunali che devono essere istituiti, così come prevede la legge regionale 8/2014, entro il 28 settembre. Ma non è ne sarà un compiuto facile. Tante le discussioni che si susseguono compresa quella da parte di alcuni Comuni di abbandonare i vecchi confini provinciali per abbracciarne altri. Sarà magari per alzare il prezzo nel tavolo delle trattative o perché magari ritengono che aderendo ad altri consorzi, possano trarne vantaggi. A fare opera di esortazione affinché il vecchio contesto politico/geografico non venga smantellato è il sindaco di Valguarnera Sebo Leanza che invia una lettera aperta ai sindaci dei Comuni più grossi, Enna, Nicosia e Piazza Armerina, Paolo Garofalo, Sergio Malfitano e Filippo Miroddi. Scrive Leanza: Cari colleghi, “i tempi previsti dalla legge impongono a tutti noi l’assunzione di decisioni, le cui conseguenze incideranno sull’assetto geo/politico e sullo sviluppo socio/economico delle nostre comunità. Leggo sulla stampa dichiarazioni e iniziative di alcuni Sindaci, quali coinvolgere comuni del messinese, abbandonare il precedente contesto geografico, guardare versò altre realtà come Catania, Caltagirone, Gela. Penso, cosi come tanti colleghi Sindaci, che sia necessario, prima di coinvolgere altri e/o assumere qualsiasi tipo di decisione, non perdere nessuno dei comuni dell’Ennese.” E poi continua: “le ultime esperienze consolidate nel settore dello sviluppo economico, della gestione dei rifiuti, le politiche di difesa del territorio, della sanità e la battaglia che stiamo conducendo per rendere rappresentativi alcuni organismi strategici e funzionali allo sviluppo locale, impongono di continuare su questo percorso per condividerne le determinazioni. Per raggiungere tale obiettivo è necessario che i Comuni, con maggior numero di abitanti, si siedano attorno ad un tavolo ed insieme a tutti gli altri determinano la strategia da assumere nell’interesse comune.” Per Leanza al tavolo di discussione bisogna coinvolgere tutti coloro che operano nel mondo del lavoro, dell’impresa, della sanità, delle associazioni, della pubblica istruzione e i rappresentanti degli enti pubblici. “Sappiamo che tra gli obiettivi, di cui non si parla vi è anche un interesse politico che mira a costituire nuove maggioranze per ripristinare vecchie regole che non rispondono più ai bisogni della nostra gente. Presupponiamo –incalza il sindaco- che vi siano interessi economico/finanziari che puntano ad inserirsi in un nuovo contesto geo/politco, il cui fine potrebbe essere quello di vendere finto sviluppo e acquisire grandi profitti e che organizzazioni di tipo criminale operanti in altri contesti, alterando l’assetto geografico e rendendo più deboli la rappresentanza dei nostri comuni, potrebbero costituire nuove emergenze sociali. Noi abbiamo bisogno che sia ripristinata la rete viaria provinciale, rese sicure le nostre scuole, garantito il diritto alla salute, con il mantenimento e la funzionalità delle strutture sanitarie esistenti e valorizzato il nostro patrimonio artistico, culturale e ambientale. Siamo consapevoli che ampliare il nostro contesto geografico, è strategicamente necessario ed utile, coinvolgere altri comuni in maniera circolare, da nord a sud è cosa giusta. Per questo vi esorto a fermarvi –conclude Leanza- per sederci tutti quanti insieme ad un tavolo”. (*rc*)

Rino Caltagirone