Politica

La linea politica di Rifondazione Comunista per le prossime amministrative

La sezione comunale di Rifondazione Comunista con il segretario, Calogero Laneri, apre le danze sui possibili nuovi scenari amministrativi della città in vista delle elezioni del prossimo anno, lanciando un appello per l’unità dei progressisti. <<La nostra comunità- dice Laneri- al pari di altri, fatica a trovare una vera dimensione di comunità. Emigrazione, crisi economica, vandalismi e stagnazione culturale ci testimoniano la mancata esistenza di quel collante socio-economico costitutivo di una comunità>>. Il segretario di Prc, nell’elencare il drastico ridimensionamento delle entrate dagli enti locali e le conseguenti gravi ripercussioni sui servizi, aggiunge:<<A queste dissennate politiche di bilancio si sommano storicamente un’azione locale mancante di progettualità  e in casi non isolati clientelare. In questi anni, pur nella modestia delle nostre forze, come comunisti abbiamo dato il nostro contributo, indicando una strada diversa, a partire dalla battaglia per la ripubblicizzazione dell’acqua, per la campagna Rifiuti zero, per porre l’attenzione sulla questione del pendolarismo, contro le manovre finanziarie dell’attuale amministrazione comunale e infine il tentativo, tramite lo sportello sociale, di accorciare le distanze tra i cittadini e la pubblica amministrazione>>. Cosa propone Prc? << Alla citata visione distorta della politica, noi ci sforziamo di controbattere con il primato della partecipazione democratica. Nel concreto riteniamo che la futura guida della nostra comunità non possa sottrarsi al compito di impegnare le proprie energie rispetto a grandi temi quali: il decisivo aspetto del coinvolgimento e dell’autoaffermazione dei giovani all’interno della nostra società; la partecipazione dei cittadini informati alla gestione della cosa pubblica; una maggiore sinergia con le autorità sanitarie per meglio fronteggiare le sfide inerenti qualità e quantità  del servizio prestato; una decisa azione, con il coinvolgimento delle migliori intelligenze e degli strumenti comunitari, regionali, nazionali, per il rilancio urbanistico del centro storico e delle aree più distanti dal centro; la risoluzione di inefficienze e disservizi inerenti la circolazione viaria degli automezzi; la valorizzazione delle aree verdi ed un contesto nel quale decoro urbano non rappresenti unicamente una delega; una politica il più possibile di equità fiscale e di contrasto, in collaborazione con gli enti preposti, a fenomeni di evasione ed elusione; lo sviluppo di forti relazioni, superando sciocchi, dementi e anacronistici campanilismi, con i comuni più prossimi vivificando quegli strumenti giuridici già  da decenni a disposizione degli enti locali per unire funzioni, gestione di servizi (da quelli cimiteriali allo sportello unico alle imprese, dall’anagrafe alla nettezza urbana); il non più rinviabile punto inerente la gestione dei rifiuti ed una loro differenziazione sul modello delle aree più civili del nostro Paese; la promozione e la messa a conoscenza di opportunità economiche (nei limiti purtroppo delle competenze dell’ente) e la valorizzazione di esperienze cooperative, consortili e nel loro complesso unitarie come unica via di uscita per una crescita economica; un serio investimento nel campo della cultura e delle realtà associative, valorizzando quelle esperienze di sano volontariato e associazionismo che per natura si contrappongono alla logica del lucro>>. Ritiene possibile un’alleanza col Pd, fondata su un programma amministrativo condiviso e la scelta tramite primarie aperte del candidato sindaco? <<L’appello ne’ vuole avere la presunzione di rivolgersi a determinati soggetti ne’ preclude la sua adesione a quanti sin rivedono nei nostri obiettivi. Penso c he siano i punti programmatici a determinare le alleanze. Siamo aperti a chi condivide la nostra idea di Valguarnera. Chiaramente mi rendo conto che c’è chi, anche se si professa di sinistra, fa fatica ad esempio a parlare di ripubblicizzazione dell’acqua, ma c’è anche chi, sempre di sinistra, ritiene prioritaria la difesa dei beni comuni. Un processo aperto e plurale nella scelto del sindaco può aprire un’importante fase di partecipazione democratica. Questa è una scelta che dovrà valutare il Pd e che non riguarda noi>>. Ritiene ricandidabile il sindaco Leanza? <<La maggioranza in consiglio comunale consacrata 4 anni fa, non esiste da tempo. La giunta Leanza è esageratamente snella e si caratterizza per un accentramento di potere nelle mani del primo cittadino. Forse il sindaco più che al futuro dovrebbe pensare al presente>>.

Arcangelo Santamaria