Cronaca e Attualità

Il Sindaco Leanza smentisce la voce dell’arrivo di 150 immigrati

Il centro di accoglienza a lampedusa

Valguarnera – Nessuno dei migranti che dal Canale di Sicilia continuano a sbarcare nella nostra Isola, potrà essere ospitato a Valguarnera. A confermare questa notizia e di conseguenza smentire quella che da giorni circolava con insistenza e che diceva che 150 clandestini provenienti dalle coste del nord Africa, sarebbero stati ospitati a Valguarnera, è il sindaco Sebo Leanza. La cittadinanza valguarnerese lontana dal sentimento di xenofobia e da sempre accogliente nei riguardi di chiunque, era da giorni preoccupata per la notizia dell’arrivo di 150 delle migliaia di disperati che cercano un futuro migliore nel nostro continente. La preoccupazione era più altro dovuta dalle notizie che da qualche tempo arrivano dalle vicine cittadine di Piazza Armerina ed Enna Bassa, dove già da qualche tempo gli immigrati sono ospitati. A Valguarnera si diceva che quale centro di accoglienza sarebbe stato utilizzata una struttura alla periferia del paese, ma il sindaco Leanza smentisce questa notizia e dice:<< Eravamo stati contattati dalla Prefettura ma abbiamo risposto che il nostro paese non ha nessuna struttura ricettiva in grado di ospitare gli immigrati che provengono dal Canale di Sicilia>>. A quanto pare, nemmeno strutture ecclesiastiche o vicine al mondo della Chiesa valguarnerese, possono dare tale tipo di ospitalità. Visto che Valguarnera, oramai da qualche anno non riesce a dare posti di lavoro nemmeno ai propri figli (tanti hanno ripreso ad emigrare), in molti si chiedevano cosa avrebbe potuto offrire a 150 immigrati dal nord Africa. Purtroppo, intorno al dramma dei barconi clandestini che arrivano in Sicilia, si è creato un nuovo business. Pare che le strutture ricettive che ospitano i clandestini, percepiscano 35 euro al giorno per ognuno degli ospiti. Ma occorre dire che se da un lato c’è chi fa cassa, dall’altro le ripercussioni sul territorio, almeno sino ad ora sono state negative, visto che manca un programma di accoglienza e che gestisca la permanenza nei paesi ospitanti.

Arcangelo Santamaria