Politica

Piazzesi costituiscono un comitato pro referendum per aderire al consorzio di Catania

Piazza Armerina – “Vogliamo che i consiglieri comunali diano la possibilità ai cittadini piazzesi di decidere il proprio futuro: o rimanere con Enna o aderire al consorzio di Catania”. E’ nato il comitato “Pro referendum” della città dei mosaici. Una cinquantina di persone di sono riunite presso un hotel della città per dare vita al comitato “pro referendum” che ha lo scopo di convincere i consiglieri comunali della città a deliberare a favore del referendum popolare per l’adesione al consorzio di Catania. Del comitato fanno parte diverse realtà della società civile piazzese. “Il comitato – dice Salvo Alfarini consigliere comunale – non ha nessuna appartenenza politica, al punto che ne facciamo parte io, che sono stato eletto nella lista del Megafono, Renzo Amore candidato con una lista civica, Agostino Sella, candidato a sindaco del Movimento Cinque Stelle e Filippo Rausa che ha sostenuto Maurizio Prestifilippo. Il comitato vuole rappresentare gli interessi di tutti quei piazzesi che vogliono il diritto all’autodeterminazione scegliendo attraverso il referendum popolare il proprio destino”. Il comitato si riunirà nuovamente presso l’hotel villa romana. “Il nostro obiettivo – dice Salvatore Murella – è quello di portare quanta più gente possibile al consiglio comunale. Vogliamo che i consiglieri capiscano che la città ha il diritto ad esprimersi a prescindere dal merito. E’ soprattutto una questione di metodo. I piazzesi vogliono il referendum. Saranno loro se vorranno restare con Enna o andare con Catania. Si sta consolidando sempre di più un’area importante che potrebbe portare Caltagirone a fare da comune capofila della Sicilia centrale. Infatti, con la nuova legge, non appena verrà istituita l’area metropolitana, Caltagirone rimarrà la realtà con il più alto numero di abitanti e potrà fare da comune capofila per i paesi viciniori tra cui Piazza Armerina. Questa decisione – conclude Murella – è troppo importante. Inciderà nella storia di questo territorio per i prossimi decenni e sarà importante per i nostri figli ed i nostri nipoti. Non c’è tempo per le chiacchiere. Il treno sta passando o lo prendiamo o lo perdiamo per sempre”.