Scuola e Università

Proteste per la soppressione del buono libro

Valguarnera – Molte proteste di genitori sono pervenute unite a diversi incontri con l’amministrazione che hanno portato ad un nulla di fatto: le famiglie degli studenti delle scuole dell’obbligo si sentono indignati della violazione al diritto allo studio operata dall’attuale amministrazione Leanza. A parlare è la portavoce delle mamme che a fronte delle spese per l’abbonamento a pagamento sia per la tratta di Enna che per quella di Piazza Armerina si sono sentiti surclassati dalle spese come ci ha dichiarato Rosanna Mazzuchelli: ”Allibiti di fronte alla mancanza totale di attenzione nei confronti della scuola, e del diritto allo studio maltrattato e violato. Trascurato perché dal lontano 2006 anno del contributo di 1.000,000,00 euro da parte della regione Sicilia per la messa in sicurezza e ristrutturazione della scuola Don Bosco e F. Lanza i battenti delle suddette scuole sono rimasti chiusi per i nostri bambini , che diversamente avrebbero potuto lavorare e studiare in ambienti nuovi e in assoluta sicurezza . Il diritto allo studio diviene altresì depauperato poiché dal 2012 è stato revocato il buono libro , insieme al trasporto gratuito per le scuole superiori dei paesi vicini (che restringono il campo della scelta e della libertà e della garanzia a poter avere un giusto e democratico accesso ai gradi di studio, così che le famiglie aumentino e voci in spesa al già complicato quadro e bilancio familiare, tenuto conto che senza buoni libro e dovendo coprire le spese per l’abbonamento diviene quasi un lusso poter concedere l’istruzione obbligatoria per legge ai figli). Mi auguro inoltre che per il prossimo anno scolastico 2014-2015 l’amministrazione ritornando sulle sue discutibili decisioni ripristini , sia il buono libro che il trasporto gratuito, come del resto è sempre avvenuto nel nostro territorio, e mai come adesso era fuori luogo pretendere dalle famiglie un onere come quello dei costi di abbonamento vista la crisi economica che asfissia l’economia valguarnerese.  Crediamo che le famiglie abbiano a godere degli stessi diritti delle famiglie che hanno fatto studiare gli anni precedenti i propri figli, nulla di nuovo quindi, solo una garanzia ad un diritto che venga tutelato, per i nostri figli, per il loro presente, per il loro domani. Ma ancora nulla si è mosso, nonostante i diversi incontri tenuti anche diverse ore presso l aula conciliare abbiano visto genitori agguerriti e siano volate parole grosse, solo promesse disattese da parte di un amministrazione che ha alzato le tasse decurtato i servizi e violato in tutti gli ambiti il diritto allo studio. Ci si augura che l amministrazione possa ripristinare il buono libro e possa accogliere le nostre istanze.”

Maria Luisa Spinello