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Il Tribunale dispone il pignoramento per 159mila euro al Comune

Valguarnera – Un’altra tegola si abbatte sul comune di Valguarnera con il pignoramento di 159 mila euro per un contenzioso aperto con il Credito Siciliano, dalla precedente giunta comunale, guidata dal sindaco Nocilla. A renderlo noto è stato il sindaco Leanza che ha inviato una nota informativa al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Arcuria. Il tribunale di Enna ha respinto il ricorso “Pignoramento presso terzi – Credito Siciliano c/Comune di Valguarnera”. <<L’avvocato Vinci, difensore di fiducia del nostro Ente, nominato con Decreto Sindacale del 14 ottobre 2009, ha comunicato che il Tribunale di Enna ha ritenuto infondata l’opposizione al pignoramento della somma di euro 159.693,03. Di conseguenza tale somma, maggiorata ai sensi di legge, rimane pignorata fino alla valutazione di merito. Il nostro comune- aggiunge il sindaco Sebo Leanza- è stato condannato a pagare le spese di giudizio pari ad euro 4.015,00 oltre Iva e spese generali>>. Come si è arrivati a ciò, il primo cittadino lo spiega affermando:<< La motivazione del mancato accoglimento dell’opposizione, deriva dal fatto che la giunta comunale, non ha deliberato il vincolo d’impignorabilità delle somme proprie, ai sensi dell’art.159 del D.lgsvo 267/2000, per il secondo semestre 2009, cosa che di norma si delibera il primo giorno del semestre corrente. La delibera d’impignorabilità è stata fatta il 29 settembre 2009 e il decreto è stato notificato il 24 settembre 2009, in data antecedente. Il Credito Siciliano vanta un debito di oltre 6 milioni nei confronti dell’ATO, che si è costituito per opposizione, e l’Istituto di Credito ha pignorato i Comuni Soci>>. Una situazione ereditata ma alla quale l’attuale governo cittadino dovrà fare fronte. <<Tale stato di cose, in aggiunta alla nota vicenda del contributo di un milione di euro per i lavori di risanamento idrogeologico, non vincolate nel 2009 e che oggi, a lavori in corso di ultimazione stiamo regolarmente pagando, evidenzia la difficoltà all’interno del quale operiamo per carenza di cassa>>. Leanza è fiducioso e conclude dicendo: <<Nonostante ciò, possiamo affermare il mantenimento degli equilibri finanziari del nostro Comune, con le entrate e le spese già consolidate>>.

Arcangelo Santamaria