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Ricorso per comportamento antisindacale. Il Csa trascina in tribunale i comuni di Piazza Armerina e Valguarnera

Valguarnera – Due ricorsi presso il tribunale del Lavoro di Enna per segnalare la presunta condotta antisindacale contro le amministrazioni comunali di Valguarnera e di Piazza Armerina. E’ questa la mossa di Luigi Bascetta, coordinatore provinciale del sindacato Csa. <<Le due amministrazioni- dice Bascetta- non si sono degnate di rispondere a una organizzazione sindacale rappresentativa che chiedeva l’indizione di una delegazione trattante per discutere argomenti molto importanti e incisivi sulla vita dei lavoratori, quali la gestione dei progetti comunali e relativa utilizzazione di personale, la mancata attivazione della progressione orizzontale del personale ( seppur in forma giuridica), la mancata corresponsione dall’anno 1999 dell’indennità di produttività al personale contrattista, la programmazione dei carichi di lavoro, le indennità e le relative posizioni apicali e dirigenziali, venendo a fare mancare quel raccordo normale e funzionale che dovrebbe esistere tra amministrazione comunale e chi la rappresenta in sede di delegazione trattante e i lavoratori che, stante la situazione contingente, non costituiscono certo il primo dei pensieri di chi amministra>>. Luigi Bascetta, da qualche tempo lavora presso il comune di Valguarnera, denuncia quanto gli capita e afferma:<<Dall’11 giugno 2014 attendo un banalissimo computer perché si aspetta un tecnico che non arriva mai. Per non parlare della situazione di sconcezza che bisogna sopportare a causa di un circolo ricreativo posto proprio all’interno del Comune che, ogni giorno, dalle ore 16 esprime il meglio di sé in termini di bestemmie e di volgarità amplificate dalla struttura architettonica del cortile interno che rende nitidissime le “amene disquisizioni letterarie” di avventori che trasformano il gioco delle carte in “dissertazioni così forbite e profonde” da fare impallidire il “ De Vulgari Eloquentia” di dantesca memoria, rendendo grottesco un ambiente di lavoro specie in presenza di bambini e di signore che, giornalmente, frequentano i locali comunali>>. Il sindacalista riaccende i riflettori anche sulla vicenda della mancata stabilizzazione dei 5 precari, dicendo:<<E’ una situazione che definire pirandelliana è alquanto riduttivo. Una vicenda giuridica e professionale che è stata oggetto finanche di una commissione di inchiesta comunale che, dopo mesi di lavoro, di ricerche, di acquisizioni, di letture, di indagine, di audizioni, ha concluso ( molto pilatescamente e all’italiana), senza concludere niente di significativo. In pratica si è ricalcata la frase proverbiale di oraziana memoria “Parturient montes, nascetur ridiculus mus” ( La montagna ha partorito un topolino). Nei fatti: Il sindaco non ha colpa, il consiglio comunale non ha colpa, la Regione non ha colpa, nessuno è colpevole! Vuoi vedere che la colpa è proprio dei 5 lavoratori?>>.

Arcangelo Santamaria