Politica

Interlicchia giustifica le assenze dei consiglieri. “Non garantirò più la mia presenza alle sedute del Consiglio in presenza di queste condizioni.”

Giuseppe InterlicchiaValguarnera – Non si è fatta attendere la reazione alle recenti dichiarazioni del giovane dirigente del Pd, Angelo Bruno, che denunciava l’assenteismo di diversi consiglieri comunali, compresi alcuni del suo partito. A reagire è stato il neo entrato nel gruppo consiliare del Pd, Giuseppe Interlicchia, che dice: <<Il ruolo del consigliere comunale viene continuamente messo in dubbio strumentalmente da chi forse già oggi vorrebbe farne parte. Quando il consigliere presenzia alle sedute si trova la scusa dei gettoni di presenza, quando si assenta si invocano le dimissioni o la decadenza, si direbbe che il piatto del giorno per qualche aspirante politico o politico già consumato sia la classica “botte piena e moglie ubriaca”; perché in questo paese siamo bravi a rendere normale e ordinario il paradossale. Capisco e condivido le sensibilità espresse per i continui rimandi delle sedute del civico consesso, ma occorre fare delle doverose precisazioni in modo da rendere più chiaro il “perché” di questa scelta e, di conseguenza, le motivazioni che spingono oggi un consigliere a preferire l’assenza ad una costante presenza>>. Interlicchia entra nel dettaglio e spiega: <<Ebbene l’unico rimedio possibile quando richiedi delle informazioni e nessuno si degna di rispondere, convochi delle commissioni e le istituzioni non partecipano, interpelli il segretario generale quale organo garante della legittimità e della legalità e non risponde, ti ritrovi consigli comunali convocati con ordini del giorno o in date non concordate, ricevi atti fondamentali il giorno prima della scadenza, non vieni interpellato né per l’ordinaria che per la straordinaria amministrazione, ti ritrovi a dover subire passivamente le scelte dell’amministrazione che nomina assessori senza capo ne coda, vieni messo spalle al muro con la questione dei precari comunali utilizzando la questione per il proprio tornaconto politico/amministrativo, vieni addirittura chiamato a rispondere in solido con gli amministratori (e a volte ne rispondi solo tu) per i ritardi nella predisposizione e approvazione dei bilanci, si dimostra l’assenza>>. Precisato lo stato di disagio in cui vive da consigliere, Giuseppe Interlicchia, aggiunge:<<Non sono né il segretario né il capogruppo del PD, posso esprimermi a titolo personale quando affermo che non garantirò più la mia presenza alle sedute del Consiglio in presenza di queste condizioni che sviliscono il ruolo e le funzioni poste dalla legge a tutela dei cittadini, della trasparenza e del buon senso; non ha senso intervenire alle riunioni senza potere incidere o proporre modifiche, in assenza di dati e in assenza di garanti dal momento che tutti i tecnici nominati dal sindaco con vesti di assessore, doppie vesti da funzionari o semplici esperti alla fine sono “scappati con la cassa” non avendo prodotto nulla di significativo. E’ possibile governare in un contesto dove anche la firma di un segretario o di un funzionario potrebbe essere messa ragionevolmente in discussione? E’ possibile tacere quando viene nominato l’ennesimo assessore estraneo al territorio con delega all’Ambiente, quando da lunghissimi mesi siamo senza assessore al Bilancio? E qualcuno poi non si spiega il perché di tutto questo. Provate a mettere insieme i pezzi e forse sembrerà più chiaro come mai l’ambiente sia balzato in testa nella scala dei bisogni primari a meno di un anno dalle nuove elezioni>>. Interlicchia conclude con la richiesta plurima di dimissioni.<<Prendersela con il consiglio comunale, diventa troppo semplice. Risiede a monte il problema e può essere risolto solo ed esclusivamente con le dimissioni del sindaco e a ruota della giunta e del presidente del consiglio comunale. Presenziare a queste condizioni ai consigli comunali significherebbe avallare scelte gestionali discutibili>>.

Arcangelo Santamaria