Riceviamo e pubblichiamo

L’amarezza di un “semplice cittadino” per lo stallo della politica locale

Di seguito pubblichiamo l’amara constatazione di un semplice cittadino valguarnerese sull’immobilismo politico-istituzionale che affligge la nostra comunità.

Caro Direttore,

sento il dovere morale e l’ amore verso questo paese, come semplice cittadino, di dover segnalare il mio disappunto verso la classe politica che ci rappresenta all’interno del palazzo comunale, simbolo del nostro vivere comune, simbolo di quella macchina burocratica che DOVREBBE funzionare alla perfezione e elargire servizi a tutti i cittadini. Ieri l’ennesima prova che il nostro consiglio comunale è praticamente ingessato su ordini del giorno, mozioni e interpellanze, da moltissimo tempo. L’ennesimo rinvio della seduta (la seconda per mancanza del numero legale) e quindi tutto slittato a data da destinarsi, mi ha portato a scrivere queste riga non come critica ma soltanto come pura esortazione. La cosa più preoccupante, che balza agli occhi leggendo ogni volta le convocazioni delle varie sedute dei consigli è, che molti punti all’ordine del giorno sono un protrarsi di mesi e mesi di rinvii degli stessi. Nessuna discussione, nessuna proposta in sede di consiglio, insomma niente di niente. Non voglio passare per quello che è in grado di poter salvare la patria, in questo caso le sorti del nostro comune, però, con questo tipo di atteggiamento è molto, ma molto più semplice, fare retorica e critica. C’è chi dice di essere peggio delle amministrazioni susseguite fino ad ora, tutti compresi, maggioranza e opposizione, gruppi politici nati o sorti durante tutta la legislatura. Il consiglio comunale è l’organo preposto al controllo dell’operatore della giunta comunale, da l’indirizzo politico e amministrativo, esprime in seduta pubblica le proprie opinioni, già, esprime le proprie opinioni. Il contesto di Valguarnera oggi è pressoché disarmante e catastrofico, c’è da riportare la gente ai consigli, interessarli in prima persona dei tanti problemi che attanagliano il nostro paese, essere parte integrante del sistema paese, insomma con una parola c’è da fare molto. Questa lettera non è contro niente e soprattutto contro nessuno, anche perché di amici consiglieri ne ho tanti, ma come dicevo prima, è soltanto una semplice esortazione ad amare Valguarnera, anche perché chi ci vive e ha deciso di viverci prima o poi qualcosa ai nostri figli dovrà pur dirla. Non facciamo in modo che questa risposta arrivi in ritardo ma soprattutto sia disarmante. Da oggi si volti pagina, e voltando pagina si segni l’ inizio di una nuova vita, perché chi oggi è chiamato a rappresentare noi cittadini ha il compito di farlo nel migliore dei modi e prendere decisioni importanti per tutta la collettività. Ritengo che le critiche possano essere tante verso chi scrive questa esortazione, ma mi ritengo allo stesso modo abbastanza tosto da poter resistere alle conseguenze, amo Valguarnera e mai nessuno potrà distruggere tale amore.

Valguarnera Caropepe, 02 Settembre 2014

Indovino Salvatore