Riceviamo e pubblichiamo

Non solo degrado… ma anche voglia di recuperare. Tre piccoli passi verso la “ricostruzione”

La Bambinopoli che non c'è più

Abbiamo ricevuto una lettera in redazione di un nostro lettore che premette: “Il mio vuole essere solo uno spunto per stimolarne la discussione, poiché e’ solo parlandone che le idee vengono in mente.” Vi invitiamo a leggerla per intero e non soffermarvi solo al titolo, riflettendo su come eravamo e su cosa si possa fare per tornare a essere la Valguarnera di una volta…

Caro Arcangelo,

ti scrivo questa lettera non per criticare l’amministrazione piuttosto che il cittadino poco civile, o non abituato alla convivenza e al rispetto della cosa pubblica. Nel tuo ultimo post pubblicato su Facebook hai giustamente attirato l’attenzione dei Valguarneresi sullo stato di degrado della “Villa Nuova”, nonostante la bellissima iniziativa recentemente svoltasi per il ripristino e l’abbellimento delle sedute. Come tu ben sai io non sono più’ un residente nel comune di Valguarnera, ma ho ancora i miei cari che vi risiedono e che puntualmente ogni estate, festività’ natalizie ed ogni volta che ne ho la possibilità torno sempre a visitare. Nel corso del mio ultimo soggiorno ho notato, come tu sempre sottolinei nei tuoi interventi sui social network, il degrado in cui versa il paese o la poca attenzione dei cittadini nel rispettare il “proprio” bene comune. Ma ho anche notato la voglia di recuperare, anche se solo parzialmente e con sacrifici personali, quanto non ancora perso e di buono ancora presente, come per l’iniziativa messa in piedi da parte di diversi giovani o “diversamente giovani” per la sistemazione delle panchine. Detto questo non possiamo e non dobbiamo cadere nel solito tranello del cosa devono fare gli altri, del cosa deve o non deve fare l’Amministrazione Comunale, ma essere in prima linea tutti, ma proprio tutti, nel rispettare e/o ripristinare quanto a nostra disposizione nel territorio. Pertanto procedendo per piccoli passi suggerirei le seguenti iniziative:

I) – l’inserimento nel programma di studio di tutte le scuole di ogni grado della materia “Educazione Civica Comunale” il cui programma prevederà oltre allo studio delle nozioni presenti nei programmi scolastici tradizionali, anche una parte pratica che vedrà impegnati gli allievi nel visitare i luoghi e gli spazi a propria disposizione nel comune ed evidenziando l’eventuale stato di degrado nel quale si trova, il costo che tale stato provoca alle tasche dei cittadini, e in seconda battuta offra la possibilità agli studenti di formulare proposte per salvaguardare e/o recuperare il sito;

II) – promuovere una iniziativa che veda il coinvolgimento delle associazioni, i circoli, le società sportive e quanti si impegnano nel sociale che vada a premiare l’idea, il progetto o l’iniziativa che possa salvaguardare e/o recuperare un sito di pubblico interesse.

III) – istituire nella stagione estiva una giostra, un palio, una qualsiasi competizione tra quartieri in modo da sostenere la vicinanza, i buoni rapporti tra vicini di quartiere e soprattutto l’orgoglio di appartenenza al proprio luogo di residenza così da esaltare in ognuno di noi l’interesse ed il rispetto per il proprio territorio. Il quartiere vincitore, come per esempio succede a Siena organizzerà per una settimana una serie di iniziative per evidenziare e mettere in mostra le bellezze del proprio quartiere (per esempio i balconi fioriti, la decorazione e la sistemazione di una particolare piazza o angolo del proprio luogo di appartenenza). Il tutto si concluderà con una grande tavolata in strada (perché come ogni iniziativa che si rispetti non può che concludersi con i piedi sotto ad un tavolo…).

La morale di questa mia lettera è: se vogliamo che Valguarnera risorga cosa siamo disposti a fare nel quotidiano e non? Ma soprattutto che e’ necessario coinvolgere tutti i cittadini di ogni eta’ a prendersi cura del proprio paese.

Un caro saluto

A. G.