Cronaca e Attualità

Sequestrato l’autoparco di Enna Euno di Valguarnera. I Carabinieri inviano rapporto dettagliato alla Procura

Valguarnera – Enna Euno Spa, ancora una volta nell’occhio del ciclone. Posta sotto sequestro l’intera area dell’autoparco della società, sita a Valguarnera in contrada sottoconvento. Nei giorni scorsi i Carabinieri del luogo e la Polizia municipale con l’ausilio del personale dell’ufficio tecnico comunale, a seguito segnalazioni anonime, avevano effettuato un blitz per controllare la regolarità edilizia degli immobili e verificare le condizioni igienico-sanitarie dei due container esistenti, riscontrando parecchie irregolarità. Da li sono partite indagini serrate che hanno condotto al sequestro dell’area di proprietà privata, presa in affitto dalla società d’ambito Enna Euno circa due anni fa. Le forze dell’ordine hanno contestato sia al proprietario dell’immobile che alla società d’ambito, la realizzazione di alcuni manufatti privi di concessione edilizia. Nella fattispecie si tratta di un capannone adibito ad officina e ricovero mezzi, realizzati anni fa dal proprietario del terreno nonché dell’area presa in locazione dalla società Enna Euno in cui vi erano stati allocati dalla stessa società due container, uno adibito ad ufficio e l’altro a spogliatoio e servizi igienici. Per entrambi i manufatti, secondo le indagini condotte dalle forze dell’ordine, non risulterebbe però alcuna concessione edilizia. Tra l’altro, secondo alcune indiscrezioni non confermate e non smentite, dalle stesse forze dell’ordine, i due container che ospitano tutto il personale, una decina in tutto, risulterebbe privo di linea elettrica, di acqua, e sistema fognario e delle più elementari norme di sicurezza sul lavoro. E dire che si tratta di una società, anche se privata, a valenza pubblica. Assurdo. Sia il personale che i mezzi, non essendoci un’area alternativa a disposizione, sono collocati ancora nella stessa area di contrada sottoconvento, in attesa di trasferimento presso nuovi e idonei locali. I Carabinieri del luogo, oltre ad aver inviato un dettagliato rapporto presso la Procura della Repubblica di Enna, hanno informato gli organi competenti, in merito alla faccenda inerente la sicurezza sui luoghi di lavoro e le condizioni igienico-sanitarie. Le indagini sulla vicenda, coordinate sempre dai carabinieri e polizia municipale, con l’ausilio dell’ufficio tecnico comunale, continuano ancora a ritmo intenso, anche se viene mantenuto per il momento il più fitto riserbo.

Rino Caltagirone