Riceviamo e pubblichiamo

Valguarnera…”Stay hungry, stay foolish”! (traduzione letterale: “Restate affamati, restate folli”)

Mai traduzione letterale fu così adatta a quanto vi sto raccontando. Come ogni sera faccio il mio solito giro su internet guardando Blog, Social Network e notiziari vari alla ricerca di notizie sul mio paese di origine e sulla provincia di Enna. Con vero stupore trovo alcuni post di alcuni consiglieri comunali di Valguarnera che esultano per aver approvato l’aliquota di un imposta comunale pari a “zero”. A prima vista sembrerebbe quasi una vittoria per i contribuenti, che finalmente non dovranno fare i conti con tutte quegli adempimenti e lunghe file presso gli sportelli incaricati per riscuotere la “dannata” ed ennesima tassa. Poi basta soffermarsi un po per capire che si tratta dell’ennesimo atto folle che va ad aggravare se non addirittura a compromettere definitivamente le sorti di un ente che rischia a questo punto di dover dichiarare il temibile “default”. Ebbene si, si tratta proprio di quel termine che quotidianamente i nostri media tirano fuori quando si parla di debito pubblico di enti sovrani come per esempio fu per la Grecia o per l’Argentina. Ma torniamo al nostro amato paesello ed inquadriamo insieme cosa sta accadendo, senza dover argomentare di grandi temi economici. Dopo i numerosi tagli che il governo centrale ha messo in atto a seguito della crisi economica che sta attanagliando il nostro paese, al fine di consentire alle autonomie locali di poter disporre delle adeguate risorse per la gestione ordinaria ed il funzionamento del “Comune”, la legge di stabilità per il 2014 (L. 27 dicembre 2013, n. 147), istituisce l’imposta unica comunale (IUC), che si articola in tre distinte obbligazioni tributarie: 1 – IMU (imposta municipale propria); 2 – TARI (tassa sui rifiuti); 3 – TASI (tributo per i servizi indivisibili); L’imposta municipale propria potrebbe definirsi la prima vera patrimoniale applicata in Italia, in quanto si applica agli immobili diversi dall’abitazione principale tranne per alcune tipologie di abitazioni che potrebbero definirsi di pregio. Pertanto colpisce principalmente quelli che potrebbero essere definiti “immobiliaristi”. La tassa sui rifiuti dovrebbe essere trattata a parte in quanto l’attuale situazione della gestione rifiuti nel Comune di Valguarnera potrebbe riempire migliaia di fogli per quello che potrebbe essere definito un Disastro Economico Ambientale. Per farla breve produco rifiuti, pago un servizio, pretendo che venga svolto nel modo migliore (egregi consiglieri dovreste passare le notti in consiglio comunale fino a quando non venga trovata la giusta soluzione, non a scrivere castronerie su Facebook). Infine la tassa sui servizi indivisibili, che come da definizioni serve al comune per poter disporre di quelle risorse che permettano di erogare i servizi alla cittadinanza tutta e che per definizione risultano indivisibili, e tra questi cito solo i principali: – Viabilità, circolazione stradale e servizi connessi; – Illuminazione pubblica e servizi connessi; – Polizia Municipale; – Parchi, verde pubblico e servizi per la tutela ambientale; – Gestione e manutenzione patrimonio; ed infine, ma più importante di tutti – Servizi socio assistenziali. Solo per fare un esempio il comune presso il quale risiedo e per il quale sarò tenuto a versare l’imposta ha stanziato oltre il 50% di quanto intende incamerare per dare risorse a questo servizio. Entrando nel merito della tassa, si può ben dire che si tratta di un tributo che non colpisce i meno abbienti in quanto non rientranti tra gli oramai fortunati possessori di una abitazione (definisco fortunato anche chi l’abitazione la sta ancora pagando per il mutuo che ha contratto. Altri purtroppo non possono permettersi neanche di richiederlo un mutuo). Pertanto stiamo parlando di una tassa che serve per poter usufruire di un servizio e soprattutto per poter aiutare chi in questo momento non riesce a portare avanti una vita dignitosa e che quotidianamente deve trovare il modo di portare da mangiare a casa. Venendo alla fine di questo mio intervento volevo dire ai carissimi consiglieri comunali che, certi interventi ma soprattutto certe decisioni prese, pur sembrando essere a favore dei cittadini possono rivelarsi pericolose per l’equilibrio di una comunità, sia esso economico quanto sociale. Adesso tocca proprio a voi trovare una soluzione alle problematiche che l’amministrazione dovrà affrontare per non affondare nei debiti ma in principal modo per poter erogare un dignitoso servizio socio assistenziale. A qualcuno forse sfugge che nel paese in questo momento ci sono più’ anziani, bambini, ragazze madri e famiglie sotto la soglia di povertà’ che forze lavorative in grado di produrre reddito. Quando Steve Jobs pronuncio la frase “Stay hungry, stay foolish” lo fece durante una cerimonia che si svolgeva in una prestigiosa università americana e davanti ad una folla di studenti. Quella frase voleva essere uno stimolo a chi, fuori da quella università, avrebbe dovuto affrontare il passaggio da studente a lavoratore. Quella frase voleva essere uno stimolo a tutti i ragazzi per continuare ad essere affamati, come lo erano stati da studenti pronti ad apprendere quanto più possibili dai loro insegnanti, ma soprattutto folli come può essere un ragazzo studente e sognatore. Purtroppo a Valguarnera e’ stato letteralmente tradotto e non interpretato.

Alessandro Giarrizzo