Angelo Bruno scrive agli elettori del PD. “Il circolo cittadino del PD ha fallito e non è più credibile”
Lettera aperta di Angelo Bruno al circolo e a tutti gli elettori valguarneresi del Partito Democratico
Il Partito Democratico nella nostra comunità, come in tutte le altre realtà, doveva essere la casa di tutti i democratici, ma purtroppo il nostro circolo è stato sempre un luogo di trincea, dove moltissimi militanti e dirigenti si sono dovuti scontrare con i signori delle tessere, attenti e intransigenti guardiani delle direttive provinciali. Lo scontro è sempre lo stesso, come sempre gli stessi sono i signori conservatori, sono cambiati negli anni i soggetti, che come noi, hanno provano a cambiare il partito e che in seguito tutti sono state vittime dello stesso destino, abbandonare il partito in cui credono.
Oggi, non ritengo che il circolo cittadino del Partito Democratico sia più credibile, o forse non lo è mai stato, perché la sua segreteria ha fallito nel progetto di creare una squadra alternativa pronta non solo a vincere le elezioni -cosa difficile viste le solite abitudini dei miei ex compagni di partito- ma soprattutto capace di governare per cinque anni una comunità che ha bisogno di idee serie e non delle solite promesse elettoralistiche.
Il PD valguarnerese doveva essere il protagonista di un vero cambiamento morale e civile, prima ancora che politico, cambiamento che NOI abbiamo provato, insieme a molti elettori del PD ad attuare, ma siamo stati ostacolati in ogni modo, forse perché troppo liberi per comprendere la solita logica padronale.
Tra i tanti problemi del PD valguarnerese, uno è quello della leadership. Gli elettori sono stanchi, infatti, di essere rappresentati dagli stessi personaggi, autoproclamatisi leader, che non riescono da più di 10 anni ad essere espressione di una giunta comunale.
Come dice Romano Battaglia, “Troppe voci […] si levano a pontificare nel mondo della politica. Troppi sapienti, arroganti, opportunisti e falsi. Occorrerebbero uomini intelligenti, onesti, chiari nel parlare, difensori delle classi più umili. Alieni da ogni compromesso, capaci di affrontare l’incerto per un ideale”.
Il partito ha creato -e continuerà a farlo- solo leader di tessere e delle grandi promesse mai mantenute, non volendo dare spazio o fiducia a persone PERBENE che credono ancora alla politica con la P maiuscola. Quando è troppo è troppo! Non sono mai stato complice e mai lo sarò, per questo rassegno le mie dimissioni da dirigente e tesserato del Partito Democratico. Mio padre mi ha sempre insegnato e trasmesso i sani valori e principi di un uomo di centrosinistra, l’importanza dell’onestà, l’alto valore della politica, il rigore morale e l’importanza degli ideali, per questo il mio non è un cambio di casacca ma la necessità di difendere la credibilità e l’immagine della mia politica. Mi impegnerò in prima persona in maniera libera a costruire la vera alternativa a questo PD e a questa classe politica responsabile della crisi del centro-sinistra valguarnerese.
Un’alternativa concreta e portatrice dei bisogni reali della nostra Comunità, in cui la politica possa tornare a riguardare “tutti” i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva.