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Il Comune di Valguarnera condannato per condotta antisindacale. Bascetta del CSA: “Lavoratori precari considerati di serie B”

Valguarnera – <<Il comune di Valguarnera è stato condannato per condotta antisindacale nei confronti della nostra organizzazione>>. A dirlo è il coordinatore provinciale del Csa, Luigi Bascetta che sulla questione, iniziata lo scorso 31 luglio aggiunge:<< Il giudice del lavoro ha ravvisato e condannato la piena ed eclatante condotta antisindacale nei confronti del Csa, che tramite me e il delegato aziendale dottor, Carmelo Caponetti sta cercando di portare un po’ di “normalità” gestionale, sindacale, contrattuale e amministrativa, in quanto all’interno del comune di Valguarnera si perpetua una gestione che da decenni privilegia una ristrettissima cerchia di lavoratori a discapito della grandissima maggioranza del personale che viene sistematicamente esclusa da ogni possibilità di carriera o di promozione professionale>>. Luigi Bascetta cita fatti precisi, parlando di progetti comunali, straordinario elettorale, assegnazione di straordinario, formazione professionale, discriminazione nell’assegnazione finanche degli strumenti di lavoro o dei luoghi di prestazione di lavoro. Il coordinatore del Csa nel denunciare la disparità di trattamento, aggiunge anche:<<Ci si ritrova con colleghi relegati in veri e propri sgabuzzini e colleghi che non hanno nemmeno un personal computer e vanno girovagando in altre stanze per potere accedere al tanto agognato strumento di lavoro. Ma si potrebbero fare tantissimi altri esempi di minorazione di ruoli e di differente pesatura delle responsabilità e della voglia e capacità di fare che viene umiliata e sopraffatta in tanti valenti e preparati colleghi che da decenni sono “confinati” in ruoli e stanze oscure e lontane dalle legittime e sacrosante esigenze di democrazia e di giustizia che in questo comune latitano e languono alquanto>>. Ottenuta la sentenza del giudice di lavoro, Luigi Bascetta, promette ancora battaglia:<< La sentenza di condanna è chiara ed elementarmente esplicita e ci permette di potere affermare senza ombra di dubbio la giustezza delle richieste reiterate e ripetute di delegazioni trattanti che parlino di equa distribuzione di soldi, di esigenze di sicurezza in un comune che è agli antipodi della normativa in materia, di stabilizzazione del lavoro, in un comune che per giochetti politici sta giocando sulla pelle dei precari>>. E sul tema caldo della stabilizzazione dei precari, il sindacalista auspica un intervento della corte dei conti all’ interno dell’ente; di volere sanare la problematica di lavoratori precari <<considerati lavoratori di serie B ma detentori di titoli culturali e professionali che non sono stati mai valutati al momento dell’ingresso all’ interno del comune, perché se lo fossero stati a quest’ora avremmo avuto un notevole risparmio di denaro e un’efficienza senz’altro maggiore>>.

Arcangelo Santamaria