Impiegati comunali in stato di agitazione. Il Csa: “Occorrono atti amministrativi eccezionali e straordinari”
Valguarnera – Da ieri mattina i 42 precari in forze al comune di Valguarnera, sono in stato d’agitazione. Per loro, posto oggi, si attendono tempi bui, a seguito delle scarse risorse finanziarie dell’ente e perché la loro stabilizzazione appare sempre più difficile. A confermare ciò una nota del responsabile comunale del settore Economico- Finanziario, Calogero Centonze che, dopo l’azzeramento dell’aliquota riguardante la Tasi sulla prima casa, ha paventato gli squilibri finanziari del comune e chiesto alla Regione, una anticipazione dal fondo destinato agli squilibri finanziari, al fine di potere fare quadrare i conti. Lo stesso dirigente precisa che in caso di mancato equilibrio di bilancio non si potrà predisporre un piano di assunzioni per il prossimo triennio. Sul fronte sindacale, il rappresentante del Csa, Luigi Bascetta, ritiene che lo stato di agitazione non sia sufficiente ed esorta i precari e il personale di ruolo del comune allo sciopero generale. <<Se l’amministrazione non si dà una mossa con atti amministrativi eccezionali e straordinari, come eccezionale e straordinaria è la congiuntura che stiamo attraversando, 42 lavoratori resteranno fuori dal circuito lavorativo. <<Non dovete avere paura – dice Bascetta- di un Comune in cui farla pagare a chi protesta e a chi alza la testa è la regola. Non si può stare con il piede in due staffe come avete fatto finora .E’ troppo comodo pretendere il posto di lavoro a tempo indeterminato e poi “servire” e genuflettersi” davanti al “padrone-dirigente” di turno>>. Parole dure quelle del sindacalista che prosegue:<<Ora vi dovete schierare apertamente e vi dovete esporre e mostrare la faccia e cominciare protestare contro questa amministrazione che è contraria all’azzeramento della Tasi ma che spende e spande soldi per dirigenti che costano alle casse comunali ben più delle somme necessarie alla stabilizzazione del personale precario. Dovrebbero capire che gli indicatori economici (leggasi Patto di stabilità) sono solo e soltanto virtuali e vengono sempre dopo, molto dopo, gli indicatori sociali, le esigenze fattuali e reali di una realtà mortificante e vergognosa che costringe ancora due generazioni di lavoratori a vivere alla stregua di entità sindacalmente indefinibili e senza alcun peso contrattuale>>. Bascetta annuncia una lotta civile ma dura. <<Le altre organizzazioni sindacali- aggiunge- hanno mostrato, per l’ennesima volta, il volto della loro sconfitta totale e mortificante. Le nostre proposte- conclude- sono sempre valide: azzerare tutte le P.O.; azzerare tutte le indennità accessorie del personale dirigente; ripristinare la “vecchia” figura del “capo settore” a costo zero, perché è semplicemente scandaloso che un comune come Valguarnera che è al 7.754° posto della graduatoria Istat della ricchezza pro capite, “mantenga” 5 dirigenti.
Arcangelo Santamaria