Odore di uova marce tra Valguarnera, Piazza Armerina e Enna. Richiesto intervento del Prefetto
Da diversi giorni, l’aria intorno al comune di Valguarnera è impregnata di cattivi odori. Diverse le segnalazioni giunte alla nostra Redazione e tanti gli interrogativi sollevati da chi teme inquinamento e possibili danni alla salute. Sulla vicenda, il coordinatore provinciale del sindacato Csa, Luigi Bascetta, ha chiesto l’intervento del prefetto di Enna, del direttore dell’Azienda sanitaria n. 4 ed ha interessato i sindaci di Enna, Piazza Armerina e Valguarnera. <<Da diverse settimane è riscontrabile e percepibile, presso l’area che ingloba gran parte dell’agro di Valguarnera, Piazza Armerina ed Enna, un fortissimo e fastidioso odore (lezzo) di zolfo e di uova marce, così pungente da costringere tutti gli automobilisti che percorrono la strada provinciale a chiudere i finestrini con notevole disagio degli occupanti, senza pensare ai possibili rischi per la salute dei bambini che si trovano coinvolti loro malgrado>>. La denuncia di Luigi Bascetta si fa ancora più precisa e punta l’attenzione verso la zona del Dittaino. <<Se queste esalazioni, come affermano i più, provengono dalla centrale da biomasse presenti a Dittaino, allora, viene da chiedersi se a qualcuno degli “attori” istituzionali preposti alla sorveglianza e alla sicurezza degli impianti sia venuta mai la buona e sensata idea di verificare la sostenibilità territoriale e ambientale di tale impianto, oltreché il suo dimensionamento, stante il fatto che quotidianamente si notano enormi carichi di tronchi di legna destinate a tale centrale che, a quanto pare, ora non riesce più a “contenere” le emissioni delle combustioni interne senza nulla sapere sulla possibile presenza di sostanze nocive o tossiche in atmosfera e nell’aria che respiriamo>>. Bascetta lancia un appello e afferma:<<Dato che tutti si lamentano a parole e nessuno ha il coraggio di mettere nero su bianco tali osservazioni e disagi, il Csa lancia un appello alle istituzioni in indirizzo e segnala tale increscioso avvenimento agli organi di informazione per accertare il grado di pericolosità di tali esalazioni e di prendere immediati e adeguati provvedimenti a tutela della salute pubblica>>.
Arcangelo Santamaria