Cultura e Società

Commozione ed emozioni per il centenario della 1^ guerra mondiale

Valguarnera – Onorati nell’immensa commozione dei presenti e tra mille emozioni, i 150 morti valguarneresi della 1^ guerra mondiale. “Per non dimenticare” è questo lo slogan coniato per l’occasione per celebrare il centenario di quell’olocausto. Una ferita profonda per la città, difficile ancora oggi da rimarginare. E’ questo il messaggio che con questa manifestazione si è voluto trasmettere alle giovani generazioni, per esaltarne e vivere i valori della Patria, del sacrificio, dell’onore e della pace, che oggi sembrano essere andati in disuso. La cerimonia che ha avuto luogo la scorso 8 novembre è stata organizzata dalla Pro Loco di Valguarnera col patrocinio del Comune. Presenti tante autorità civili e militari: il comandante provinciale dei carabinieri di Enna Paolo Puntel, il generale in pensione Michele De Martino, il comandante della guardia di Finanza di Enna, il sindaco Sebastiano Leanza. Presenti pure varie associazioni militari della regione, locali, nonché alunni e docenti dell’Istituto professionale di Stato e della Scuola Media. Il corteo, accompagnato dalla banda musicale è partito da piazza Aldo Moro per recarsi in piazza della Repubblica dove è stata depositata dai carabinieri in alta uniforme una corona d’alloro sulla lapide della medaglia d’oro Angelo Pavone. Si è proseguito poi per via Garibaldi e via Sant’Elena sino al monumento ai caduti dove gli alpini in pensione hanno depositato un’altra corona d’alloro. Subito dopo in chiesa Madre, con la celebrazione di una Messa solenne officiata dal parroco Francesco Rizzo e i discorsi commemorativi del presidente della Pro Loco Pippo Accascina e del sindaco Sebo Leanza. La cerimonia si è conclusa a Palazzo Prato, in via San Liborio, ove il colonnello dei carabinieri Paolo Puntel ha inaugurato una mostra interessantissima e di grande spessore culturale sulla 1^guerra mondiale. Una mostra che merita sicuramente di essere visitata soprattutto dalle scolaresche della provincia. “La nostra odierna manifestazione è tesa a recuperare- ha detto Accascina- una memoria collettiva per non dimenticare il più atroce e sconvolgente trauma globale degli ultimi secoli dove la Sicilia con i suoi 50.000 caduti ha dato il più alto contributo di sangue per l’Italia. Siamo qui per raccogliere il grido dei morti, per onorarli, per far sì che non abbiano solo la riconosciuta dignità di una fredda e sbiadita lapide”. Erano giovani dai 17 ai 20 anni, figli di gente umile, la maggior parte analfabeti, che non avevano mai varcato i confini della provincia, giovani trasformati d’un colpo in fanti per difendere la Patria e diventati ben presto carne da macello. Furono questi infatti, i ragazzi valguarneresi morti in quella folle guerra. Toccante e commovente infine, l’appello dei 150 caduti valguarneresi fatto dagli allievi dell’istituto Professionale, intercalato ogni 30 nominativi, dalla recita di poesie di Ungaretti e Saba, recitate con bravura da Denise La Vaccara, Rina Virzì, Anna Lo Presti e Santino Oliveri. Un degno tributo, insomma, ai 150 eroi valguarneresi.

Rino Caltagirone