Politica

Carlo Bellone invita l’amministrazione a sospendere il taglio degli alberi nelle Ville

Valguarnera – C’è una certa preoccupazione in paese da quando il governo cittadino, con l’assessore al Territorio e Ambiente, Giuseppe Amato, ha iniziato l’opera di pulizia delle ville comunali e sta attenzionando altre aree verdi del centro abitato. Un’opera, iniziata già da qualche giorno, che ha costretto l’amministrazione comunale a chiudere le due principali ville cittadine, dove si sta effettuando il taglio di diversi e maestosi alberi. Ad esprimere preoccupazione è il consigliere comunale Carlo Bellone che dice: “Invito l’amministrazione comunale a sospendere immediatamente il taglio degli alberi e ad agire con buon senso, attenendosi alle legge 10 del 14 gennaio 2013 che ha riordinato tutta la materia”. Nel giro di pochi giorni la villa Sant’Elena è stata sottoposta- secondo Bellone- ad un vero è proprio “disboscamento”. Per il consigliere comunale “si sta esagerando e si stanno tagliando alberi su cui nidificavano centinaia di uccelli e in estate avremmo anche problemi di ombra”. Per capire cosa sta avvenendo, abbiamo sentito l’assessore Amato, che qualche mese addietro è stato chiamato in Giunta dal sindaco Leanza, proprio perché è un tecnico del settore Ambiente. “L’impressione che, ovviamente, coglie chiunque sia cresciuto con la villa comunale Sant’Elena a fare da quinta, da copertura al panorama sulla parte antica della città- dice Amato- può andare dallo stupore allo sgomento. Io non ho proceduto, però, in termini di “estetica” se non in ragione del rispetto del disegno originario del “Giardino all’Italiana” che sta alla base delle scelte di arte topiaria dei fondatori della villa”. Per l’assessore, quindi, è un ritorno al progetto originale che ha dovuto fare i conti con l’incuria degli ultimi anni. “Avrei voluto salvare, ad esempio, qualcuno dei cedri (non tutti verranno abbattuti, anzi), ma molti di loro sono stati collocati talmente in prossimità della recinzione e talmente fitti da essere cresciuti a dismisura alla ricerca spasmodica del sole e al punto da rappresentare un serissimo problema per le case che oggi circondano l’importante area verde pubblica. Se a questo si unisce la dissennata scelta di mettere a dimora eucaliptus, alberi alloctoni ed infestanti, al punto da avere trasformato tutta l’area in pendio in una riproduzione di una foresta australiana, il quadro si chiude. Le palme, poi, erano, purtroppo già passate sotto la spietata falce del punteruolo, e ben poco restava da fare”. Quale sarà il nuovo aspetto? “La villa non resterà così. Stiamo provvedendo a ideare una nuova messa a dimora sia delle siepi di ligustro, oggi ridotte a brandelli, sia delle aiuole con bosso, ligustro, oleandro, sia con la messa a dimora di alberature nostrane, soprattutto latifoglie caducifoglie, così da potere offrire ombra d’estate e sole d’inverno. Ho già avuto maniera di contattare il centro vivaistico regionale per comprendere cosa, in termini di collaborazione tra enti pubblici, sarà possibile avere in dotazione per mettere a dimora, ligustri, bossi, oleandri, platani, pioppi ed altro ancora”. E per la “Villa Nuova”? “In questa azione, che verrà poi estesa alla Villa nuova (sul pendio verso Fiumarella), protagoniste saranno le scuole che durante la stagione invernale verranno invitate a mettere a dimora gli esemplari più simbolicamente rappresentativi. Invito il consigliere, Bellone, a fare con me una passeggiata nei luoghi. Avrà maniera di constatare come la situazione fosse tale da non consentire altra scelta”. Per i tempi di riapertura delle ville, l’assessore Amato, prevede prima delle festività natalizie quella di villa Sant’Elena e dopo l’Epifania, la parte alta della “Villa Nuova”.

Arcangelo Santamaria