Continua il trend demografico negativo a Valguarnera. Chi va via sono il doppio di chi ritorna.
Valguarnera – Anche nel 2014, per Valguarnera, il trend demografico si è chiuso con un andamento negativo. A confermarlo è il consuntivo ufficiale, uscito fuori dai competenti uffici municipali. Ancora una volta, quindi, la popolazione residente è scesa e si è attestata a 7 mila 914 residenti. Di questi, 3 mila 725 sono uomini e 4mila 189 sono donne. Anche il rapporto morti e nascite, nell’anno appena trascorso, conferma il bilancio negativo, con 92 defunti e 62 nascite. Un paese che va sempre più riducendosi di numero e su cui incide profondamente la forte crisi economica che in maniera particolare, a Valguarnera ha cancellato diverse centinaia di posti di lavoro, con la chiusura di diversi opifici del settore tessile (per decenni spina dorsale dell’economia cittadina), e la serrata di varie aziende nella vicina zona industriale del Dittaino. Una riduzione di posti di lavoro che si è drasticamente abbattuta anche su altri settori, come quello edile, artigianale e commerciale. Interi nuclei familiari, di conseguenza, in questi anni, hanno lasciato il paese, alla ricerca di un posto di lavoro ed una vita dignitosa. Il triste fenomeno dell’emigrazione ha inciso sulla popolazione residente valguarnerese anche nel 2014. A fare ritorno in paese sono state 89 persone ma a lasciarlo sono stati in 154. Un bilancio negativo, che lascia ampi margini di discussione e di progettazione per un futuro migliore. La rivalutazione del settore agricolo, lo sfruttamento della centralità di Valguarnera con la formula del “paese-albergo” , la vicinanza ai rinomati siti archeologici di Piazza Armerina e Aidone e quella a tesori paesaggistici-ambientali come il parco di Floristella, sono fattori da cui partire per salvare un paese che da anni non riesce più ad invertire la rotta verso la deriva.
Arcangelo Santamaria