Cronaca e Attualità

Nessun allarme amianto. Individuata La ditta che ha lasciato i rifiuti a bordo strada

Una delle aree circoscritte

Valguarnera – Rientra l’allarme dovuto alla presenza di alcuni sacchi contenenti rifiuti speciali che all’inizio della scorsa settimana avevano fatto la loro apparizione nei dintorni del centro abitato valguarnerese. Alcuni, lungo la strada provinciale Sp 8 che da Valguarnera conduce a Raddusa e un altro alle spalle del cimitero comunale. Dopo la denuncia fatta dal nostro giornale, il primo a muoversi “autonomamente” era stato l’ispettore di polizia municipale, Francesco Stazzone. Di seguito, l’intervento dell’Utc (Ufficio Tecnico comunale) e, quello di domenica mattina, dei carabinieri di Valguarnera con il comandante Nicola Lo Moro e del comandante della polizia municipale, Francesco Villareale. Sotto una pioggia battente, le forze dell’ordine hanno circoscritto le aree dove si trovano depositati i sacchi e scoperto che al loro interno ci sono delle lastre di eternit, a quanto pare, trattate con della vernice coprente di colore rosso, probabilmente necessaria ad evitare il sollevarsi di pericolose spore di amianto. Ma la scoperta imbarazzante, riguarda il fatto che i sacchi non sono stati abbandonati da presunti “untori”, ma che sono sacchi lasciati temporaneamente li dove si trovano, da una ditta che, per conto della Provincia regionale di Enna, da qualche tempo sta ripulendo le strade provinciali da discariche di eternit. Nessuno, però, aveva comunicato nulla ai comuni interessati e nessuna segnalazione di pericolo era stata apposta nelle aree in questione. La Provincia regionale di Enna, a quanto pare, avrebbe però avvisato l’Asp (Azienda sanitaria provinciale). Dalle prime indagini e dalle diciture stampate sui pericolosi contenitori, si era scoperto che i sacchi sono prodotti in India e che in Italia sono venduti da una azienda che ha sede a Brescia. Oltretutto, su ogni sacco c’è un numero di serie, facilmente ricollegabile con la fattura di vendita. Facile, quindi, risalire a chi aveva acquistato i sacchi e che con ogni probabilità li stava utilizzando. Allarme rientrato, ma resta comunque alta l’attenzione delle forze dell’ordine sul controllo del territorio e su possibili reati di natura ambientale. A quanto pare sono state diverse le persone che, preoccupate dalla presenza dei sacchi contenenti rifiuti speciali, nei giorni addietro si sono rivolti alla locale stazione dei carabinieri. Un dato significativo e incoraggiante che testimonia come l’opinione pubblica sia sempre più attenta a questo tipo di reati ed è anche pronta a denunciare possibili fonti di inquinamento. A Valguarnera, così come in altri comuni del centro Sicilia, di industrie ce ne sono poche e l’aria dovrebbe essere salubre. Gli organismi competenti in materia di tutela ambientale, ogni qualvolta sono stati chiamati in causa, con controlli e dati alla mano, hanno sempre smentito voci di aumenti dei casi di tumore e di ipotetiche fonti di rifiuti tossici o addirittura radioattivi. Al proliferare di discariche abusive si sta cercando di porre rimedio con un maggior controllo del territorio basato su una rete, già attiva, di 22 videocamere.

Arcangelo Santamaria