Cronaca e Attualità

Arrestato l’ex direttore dell’ufficio postale di Valguarnera

SAMMARCO SalvatoreArrestato l’ex direttore dell’ufficio postale di Valguarnera Salvatore Sammarco. A notificargli l’ordinanza di custodia cautelare, nella città di Termini Imerese dove vive oggi, i carabinieri di Valguarnera diretti dal luogotenente Nicola Lo Moro e della sezione di polizia giudiziaria della Procura di Enna. I carabinieri hanno notificato al Sammarco 47 anni, l’ordinanza di misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale del Riesame di Caltanissetta, diventata esecutiva dopo la sentenza della Corte di Cassazione. L’ex direttore postale, difeso dall’avvocato Antonio Impellizzeri, è accusato di peculato, truffa aggravata, falsità ideologica, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, e uso abusivo di sigilli, nell’ambito degli investimenti di risparmi dei clienti di Poste Italiane, che fraudolentemente proponeva, per poi far affluire il denaro sui suoi conti. Al Sammarco- secondo l’accusa- vengono imputati nell’arco di 5 anni, dal 2008 al 2013, ben 33 colpi, per un ammontare di 2 milioni e 500 mila euro circa. Le indagini, dirette dal P.M. Francesco Rio sono scaturite da una segnalazione dell’Ufficio Tutela Aziendale- Fraud Management di Poste Italiane, deputato agli accertamenti ispettivi in merito ad eventi di natura illecita o sospetta tale. L’ufficio comunicava che nell’aprile 2013, a seguito anche di varie segnalazioni di clienti, l’esistenza di attività fraudolenta presso l’ufficio Postale di Valguarnera, consistente nella simulazione di sottoscrizione di prodotti di investimento e conseguenti attività illecite su altri prodotti finanziari. Prodotti tutti riferiti al “fondo bancoposta Replay 12 mesi”. Le prime investigazioni, sviluppate in sinergia dall’Arma di Valguarnera e dalla Sezione di P.G. presso la Procura, armonizzate dal capitano Rosario Scotto di Carlo, comandante della Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina, hanno messo in luce che dal 2008 al 31 dicembre 2013, l’ex direttore Sammarco, anche in periodi successivi alle sue dimissioni, aveva architettato e portato a termine, con artifizi e raggiri, una maxi truffa ai danni dei risparmiatori, per lo più persone anziane, che affidavano i loro soldi all’Azienda per investirli produttivamente. In particolare, l’ex Manager, approfittando della fiducia che ingenerava nei clienti, consegnava loro dei moduli di sottoscrizione fondi apparentemente autentici che, proprio perché muniti di timbro dell’ufficio postale e firmati dallo stesso indagato, ingeneravano nelle vittime la convinzione della regolare esecuzione dell’investimento. Quindi, poco dopo avere incassato le somme, creando falsi libretti di risparmio stornava le cifre su conti correnti nella sua disponibilità, accesi presso alcuni istituti bancari, prelevando, conseguentemente, il denaro in contanti facendone sparire le tracce. Il Pubblico Ministero titolare delle indagini Francesco Rio, in sede di richiesta di misura cautelare ha contestato al Sammarco ben 56 capi di imputazione per i reati sopra enunciati, per i quali, prima il Tribunale del Riesame di Caltanissetta e poi la Corte Suprema di Cassazione, hanno ritenuto giustificata l’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. L’ex direttore è stato tradotto presso la propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, con il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo ed incontrarsi con persone diverse da quelle che con lui convivono abitualmente.

Rino Caltagirone