Lavoro

Forestali. Linee guida della Regione al vaglio dei sindacati

Il governo regionale ha avviato un percorso di riforma del settore forestale, attraverso le “Linee guida”, che saranno sottoposte al vaglio delle organizzazioni sindacali, presumibilmente entro la metà del mese di marzo 2015. <<Sarà un altro anno di transizione per il settore forestale in Sicilia>>, ha commentato il segretario regionale della Ugl, Franco Arena a seguito dell’incontro tenutosi a Palermo presso l’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo rurale e della Pesca mediterranea, tra l’ufficio di gabinetto dell’assessore Nino Caleca e le organizzazioni sindacali. <<Siamo soddisfatti – dice Franco Arena – per il cambio di passo del governo regionale che mira, finalmente, all’utilizzo produttivo dei lavoratori forestali, dando seguito al progetto che il sindacato aveva già indicato in un documento consegnato nei mesi scorsi all’assessore dell’Agricoltura. Una proposta di stabilità e continuità lavorativa oltre che reddituale>>. Ma gli angoli da smussare sono ancora tanti. A cominciare, a quanto pare, dalle modalità di avviamento dei lavoratori, visto che l’unificazione delle graduatorie ha creato non pochi problemi nel 2014, per passare dalla revisione del contratto integrativo regionale di lavoro (Cirl) e degli arretrati contrattuali.<<Abbiamo ricevuto assicurazioni – aggiunge Arena – che sulla misura del prepensionamento il governo regionale avvierà un confronto con i sindacati così come sulle Linee guida e sul disegno di legge di riordino del settore. Vigileremo su quanto indicato dal governo regionale, mantenendo il piglio critico, convinti che l’esperienza ampiamente negativa dello scorso anno non abbia più a ripetersi per il bene del settore ed il rispetto della dignità dei lavoratori>>. Forestazione produttiva, dissesto idrogeologico e prepensionamento. Sono questi i punti cardine della proposta governativa. <<Questo significherebbe mettere a reddito le foreste siciliane, attraverso la produzione di biomassa ed a pagamento le riserve, le aree attrezzate e la rete dei rifugi>>. E a proposito di biomassa, il segretario della Ugl, afferma:<<Con la società Biomassa Sicilia Spa, che ha in essere un contratto per il disboscamento di alcune aree boschive nelle province di Enna e Caltanissetta, l’assessorato dell’Agricoltura ha avviato un contenzioso chiedendone la nullità del contratto. Questo dovrebbe aprire la strada alla fornitura diretta alla centrale di Dittaino e al progetto di realizzazione di una rete di piccole centrali in giro per la Sicilia per la produzione di biomassa. Dalle attività produttive, la Regione prevede di incassare tra i 30 ed i 40 milioni di euro all’anno, e così si potrà alleggerire il costo del personale forestale che in parte andrebbe impiegato in queste attività>>. Una parte dei lavoratori dovrebbe essere utilizzato, secondo il proposito dell’esecutivo regionale, nelle opere di prevenzione al dissesto idrogeologico, nella bonifica idraulico-fluviale, nella sistemazione dei costoni, nei viali parafuochi. Ma a Palermo si è parlato anche di ridurre il peso della spesa nel settore forestale, dagli attuali 300 milioni di euro a poco meno di 100 milioni. Altra misura d’intervento prevista è quella del prepensionamento diretto agli ultrasessantenni e che interesserebbe circa 6mila addetti, di cui il 25 % circa del comparto antincendio -boschivo.

Arcangelo Santamaria