Politica

Ammonta a circa 100mila Euro il costo del Consiglio Comunale dell’ultimo quadriennio

Valguarnera uno scorcio del consiglio comunale

Valguarnera – Continuiamo l’inchiesta sui costi della politica, soffermandoci ancora una volta sul consiglio comunale, prendendo però questa volta in riferimento tutta la legislatura. Ammonta a circa centomila euro il costo del consiglio comunale dall’epoca di insediamento giugno 2010, a dicembre 2014, sotto la sindacatura di Sebo Leanza. Dati emersi dai verbali consiliari. In considerazione del fatto che fra qualche mese si ritornerà al voto, abbiamo voluto conoscere per rendere un’idea agli elettori, quali e quanti atti qualificanti hanno prodotto i 15 consiglieri nel corso del quadriennio e mezzo e soprattutto, quante sedute e quanti rinvii per mancanza di numero legale sono state effettuate, in considerazione del fatto che per regolamento comunale anche i rinvii vengono pagati 25,17 euro lorde, anche quando le sedute durano pochi minuti. Da notare che molti consigli comunali, anche alla luce degli ultimi scandali sui gettoni di presenza (vedi Agrigento e Siracusa), hanno deciso di modificare il regolamento, rinunciando al gettone quando le sedute vengono rinviate per mancanza di numero legale. Potrebbe essere un buon esempio anche per il nuovo consiglio comunale che sarà eletto fra qualche mese, sarebbe un modo per cambiare veramente verso. Basterebbe appunto una lieve modifica al regolamento. Tuttavia abbiamo riscontrato che nel corso del periodo sopracitato sono state consumate in tutto 126 sedute, i rinvii sono stati 26, il 21% di quelle valide, le deliberazioni 122, molte di queste per interpellanze, interrogazioni e mozioni. Passiamo al dettaglio. Il 2010, il consiglio si è insediato a giugno, è stato forse l’anno più prolifico e più disciplinato. Le sedute sono state 13 e tutte esitate in prima convocazione, senza alcun rinvio. Le delibere prodotte sono state 16, tra queste, l’ elezione del presidente del consiglio, le procedure d’insediamento, di giuramento e convalida, l’approvazione del bilancio di previsione, degli equilibri di bilancio, del piano triennale delle opere pubbliche. Nel 2011, le sedute sono state 19 e gli atti deliberativi 24. Uno solo il rinvio al giorno seguente. Sino a marzo il consiglio si è riunito per discutere quasi sempre di mozioni, interpellanze e interrogazioni. Tra gli atti più importanti la stesura di alcuni regolamenti comunali, il riconoscimento di debiti fuori bilancio, l’elezione del collegio dei revisori, il bilancio di previsione approvato il 30 novembre e il consuntivo addirittura il 30 dicembre. Nel 2012 sono stare registrate 30 sedute mentre gli atti deliberativi sono stati 26. Le sedute rinviate per mancanza di numero sono state 6. Oltre ai soliti debiti fuori bilancio, sono stati trattati il piano triennale e la determinazione Tarsu. Il 2012 sarà però ricordato in particolare per la spaccatura del gruppo di maggioranza, per l’applicazione massima delle addizionali Irpef e Imu, per l’approvazione del bilancio di previsione al 31 dicembre e per il commissariamento del conto consuntivo. Nel 2013 le sedute sono state 34, quelle rinviate 11 e le delibere 30. Tra queste a giugno, la mozione di sfiducia al sindaco Leanza, poi bocciata, l’approvazione della Tares, le direttive sul nuovo PRG, il progetto economico sul piano rifiuti e il solito bilancio di previsione approvato il 30 dicembre. Nel 2014 sono state 30 le sedute di cui 8 rinviate per mancanza di numero legale e prodotte 26 delibere. Tra queste la costituzione della commissione d’indagine sul caso Telecom, la stabilizzazione del personale precario del Comune, l’approvazione del progetto di massima del PRG, del regolamento IUC, del piano economico sui rifiuti, la surroga del consigliere Sirio Di Blasi con Carlo Bellone, la nomina del revisore unico, la determinazione dell’aliquota Tasi 2015, e l’approvazione del bilancio di previsione il 29 dicembre.

Rino Caltagirone