Cultura e Società

Riqualificazione di Piazza Garibaldi. Perchè non intitolarla a Falcone e Borsellino?

imageValguarnera – “Intitolare una piazza del paese a Falcone e Borsellino?”, si chiede lo scrittore e storico Enzo Barnabà. “Sarebbe tempo – dice, rispondendosi da solo – dal momento che Valguarnera è tra i pochi comuni italiani a non avere un riferimento toponomastico che richiami le vittime della mafia o che faccia riferimento alla necessità di contrastare la criminalità organizzata”.

Non che a Valguarnera manchi una sensibilità in tal senso, basti pensare alle iniziative come il “mese della legalità” messe in campo dall’amministrazione comunale. Ma l’intitolazione di una piazza a Falcone e Borsellino apparirebbe tutt’altra cosa. Sarebbe un simbolo tangibile e duraturo. Un emblema posto a memoria di tutte le vittime di un elenco ahinoi troppo lungo. E servirebbe al contempo a riaffermare l’impegno contro ogni genere di malaffare.

L’occasione per mettere in pratica questa scelta – continua Barnabà – potrebbe essere data dai recenti lavori di riqualificazione della piazza Garibaldi, il cosiddetto “Canale”. Un crocevia di strade ove si trovavano le cannelle dell’acqua – oggi non più esistenti – che in epoca ancora recente rappresentavano una fonte d’approvvigionamento idrico per la popolazione. Proprio a questa Piazza che cambia, potrebbe essere cambiato anche il nome. Essa, infatti, per la sua centralità e importanza sarebbe la più adatta per essere intitolata ai magistrati Falcone e Borsellino, nulla togliendo all’attuale titolare, l’Eroe dei due Mondi, a cui resterebbe dedicata la strada principale del paese. Giustappunto, l’odierna Via Garibaldi.

La riqualificazione della Piazza, anche se fatta con risorse modestissime che non consentono grandi stravolgimenti architettonici, è servita a dare una diversa distribuzione del traffico veicolare e un po’ di decoro a quell’ambiente urbano, particolarmente degradato per la presenza della ex centrale realizzata dalla SAVIE (Società Anonima Valguarnerese Industrie Elettriche) nel 1922. Trattasi di un immobile semi diroccato ma d’interesse storico e per questo acquisito al patrimonio pubblico. Lì il comune, che ha già ripulito la parete nord e intende collocarvi delle gigantografie del paese, vuole avviare la bonifica e la ristrutturazione dell’interno in modo da aprirlo a mo’ di chiostro e consentirvi la pubblica fruizione.

Intanto, il Consiglio comunale ha recentemente approvato in via definitiva il “Regolamento di Toponomastica e della numerazione civica” e questo agevola l’applicazione di precise disposizioni di legge circa l’aggiornamento delle aree di circolazione e l’assegnazione dei numeri civici a tutti gli accessi dei fabbricati. Inoltre, con l’avvio delle nuove intitolazioni sarà possibile prendere in considerazione le istanze avanzate da tempo da cittadini e associazioni. Tra le quali il suggerimento del presidente dell’”Associazione Valguarnera.com” per titolare una via al giornalista valguarnerese Girolamo Valenti, distintosi in America per la sua attività d’antifascista o il suggerimento dell’Anpi ennese che chiede di avviare “iniziative di memoria e riflessione in onore dei partigiani di Valguarnera”.

Salvatore Di Vita