Politica

Leanza ancora non ufficializza la sua candidatura. Si candiderà o no?

Valguarnera – Leanza si. Leanza no. Mancano meno di due mesi all’appuntamento elettorale ed è ancora questo il tormentone. Se il sindaco uscente si ricandidi o meno. Ma non è lui a sfogliare la margherita, è semmai il suo gruppo storico che comprende tre- quattro consiglieri uscenti che frapporrebbe degli ostacoli. Lui da parte sua non fa mistero di ricandidarsi e lo ha fatto capire a chiare lettere. E con molta probabilità lo farà, visto che sta lavorando in ogni caso, ad una lista tutta nuova. Ma se possibile- è quello che chiede- con il pieno consenso di tutti. Vecchi e nuovi. L’osservazione che però molti fanno è la seguente: “Può decidere un gruppo di 10-15 persone le sorti del sindaco uscente? Avranno magari delle ragioni a porre dei veti, visto che non ha saputo dare durante il suo mandato piena visibilità al suo gruppo, ma stabilire a priori che non debba ricandidarsi è discutibile”. Questa l’osservazione. E poi: “E’ sufficiente che un gruppo di 10-15 persone che si riunisce da alcuni mesi e senza risultati, ad affermare che il sindaco uscente non debba ricandidarsi? Se non autonomamente. E allora, perché non farlo decidere alla cittadinanza attraverso primarie di lista?- Osservano in tanti. E ancora: “Se esistono altri candidati perché non escono fuori dal guscio e si misurano legittimamente? Certo, per istituire le primarie i tempi sono strettissimi, visto l’approssimarsi delle elezioni. Si vota infatti il 31 maggio e l’1 giugno e le liste dovranno presentarsi dal 30° al 25° giorno antecedente e cioè entro e non oltre il 5 maggio. Però se si vuole, si può fare. Con un patto dicono: chi perde ha l’obbligo morale di sostenere il vincitore, allora sì che il candidato vincente alle primarie, chiunque esso fosse, sarebbe pienamente legittimato a correre per Palazzo di città. E sarebbe la popolazione a stabilirlo e non un gruppo di 10-15 persone.

Rino Caltagirone