I componenti dell’opposizione formano il gruppo “l’altra voce per Valguarnera”. In un comizio in piazza la presentazione ai cittadini
Valguarnera – Determinati ad andare avanti, nonostante abbiano perso le elezioni, per tutelare quanto di buono fatto nell’azione amministrativa degli ultimi 5 anni e per evitare che la nuova amministrazione comunale, percorra strade diverse che siano deleterie per l’intera comunità. Questo il principio cardine del neo movimento politico “L’Altra voce per Valguarnera”, nuova sintesi del gruppo elettorale che sosteneva il sindaco uscente, Sebo Leanza, che venerdì sera ha tenuto un comizio in piazza della Repubblica. Una appendice della campagna elettorale per presentare il gruppo consiliare (composto da 5 elementi) e per consentire a Sebo Leanza di fare una pubblica analisi del voto delle recenti amministrative. Dalla banchina sottostante il Palazzo di Citta’, ad aprire gli interventi è stata la giovane Caterina Paternicola, che da Leanza era stata designata assessore. Poi è stato il turno del capogruppo in consiglio comunale, Giuseppe Speranza. Infine l’atteso intervento di Sebo Leanza. Come vuole il “politichese” un colpo al cerchio ed una alla botte. Si è esordito con la frase “non vogliamo fare polemiche” per poi puntare il dito contro il presidente del consiglio comunale, Enrico Sozzarrella, accusato da “L’Altra voce per Valguarnera”, di avere impedito, durante la seduta di insediamento del civico consesso, a Giuseppe Speranza di leggere il documento politico di presentazione del gruppo. Poi la frecciata al neo sindaco, Francesca Draia’, che ancora oggi non ha scelto gli altri due assessori della sua giunta. Un ritardo che, secondo “L’Altra voce per Valguarnera”, potrebbe rallentare la macchina burocratica- amministrativa che sarebbe stata lasciata ben lanciata in pista dall’ex sindaco Leanza. In piazza: applausi da un lato (tra i supporter di Leanza), mugugni dall’altra (tra chi, secondo Leanza, avrebbe fatto una campagna elettorale contro la sua ricandidatura), consentendo al Pd di vincere, in un momento in cui soffiava il vento del cambiamento con il partito di Mirello Crisafulli, sconfitto in vari paesi della provincia di Enna. Una volta che ha iniziato a carburare, Leanza, ha puntato il dito contro il Partito Democratico che, secondo, l’ex sindaco, aveva messo in atto un progetto politico atto a controllare l’intera provincia di Enna. Infine, la stoccata ai rappresentanti locali della lista del Pd, definiti “soggetti telecomandati da messaggi telefonici”.
Arcangelo Santamaria