Lavoro

Salvatore Palacino eletto presidente provinciale degli edili di Unimpresa

Salvatore Palacino, giovane imprenditore di Valguarnera, è stato nominato presidente provinciale degli edili di Unimpresa. E’ questa l’importante notizia al termine di un interessante incontro avvenuto nella sede associativa di Enna. La riunione è stata utile anche per fare il punto sulla grave crisi che sta attraversando il settore dell’edilizia, motore trainante dell’intera economia, particolarmente colpito a livello provinciale. Al di là delle percentuali delle statistiche di turno, l’unico dato reale è che la situazione delle imprese non è facile: crisi che si ripercuote sui lavoratori e sulle loro famiglie. Il neo presidente non ha mancato di sottolineare quanto sia urgente per Unimpresa avere dei referenti in ogni comune per cercare di interfacciarsi e interloquire con le istituzioni comunali per meglio organizzare e qualificare l’offerta di lavoro da parte delle imprese sia nel settore pubblico che privato. “Vogliamo confrontarci con le amministrazioni comunali – ha detto Palacino – su alcuni temi, in un’ottica di trasparenza e partecipazione, per elaborare proposte concrete e tentare di sbloccare tutte quelle che sono le potenzialità del settore dell’edilizia”. Nella discussione è intervenuto anche il presidente interprovinciale En-Cl, Salvatore Puglisi: “In questa difficile fase storica vogliamo costruire insieme con i Comuni una proposta civica –ha detto- che punti, ad esempio, al recupero dei centri storici, alla costituzione di un albo degli edifici ecc.”. Così come vorremmo dare il nostro contributo di idee, confrontarci e discutere anche dei piani triennali che, il più delle volte, contengono solo opere fantascientifiche, quando invece si dovrebbero elaborare proposte veramente realizzabili. Insomma, come associazione vogliamo essere parte attiva nel rapporto con i comuni con i quali vogliamo creare una sinergia in grado di sostenere in tutti i modi le imprese, affinché si dia opportunità, s’investa e non si privi l’economia locale di un decisivo volano di crescita, se non di sopravvivenza, in un momento di crisi”. Quindi, per Puglisi, è necessario che l’ente locale “snellisca al massimo le pratiche burocratiche; dia regole certe e ben definite; solleciti gli organi di controllo per un’azione energica verso il lavoro nero; favorisca le imprese non in regola a rientrare nella legalità per una sana concorrenza imprenditoriale”. Nella riunione non si è nascosto anche il fatto che la causa della crisi edile è in parte dovuta al patto di stabilità che ha indotto le amministrazioni a tagliare investimenti proprio nel comparto edile. A questo si aggiunge il ritardo nel pagamento dei lavori che costringe a volte le imprese a non onorare in tempo le varie scadenze contributive e che purtroppo per loro, in molti casi, si è rivelata fatale anche per l’accesso al credito.