Cronaca e Attualità

Quel depuratore dimenticato da tutti…

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Ma che fine ha fatto il depuratore delle acque della zona industriale del Dittaino che doveva depurare anche le acque reflue provenienti da Valguarnera? Decine e decine di migliaia di euro spesi inutilmente per realizzare la condotta che da Valguarnera giungesse all’impianto del Dittaino. Il comune di Valguarnera aveva pure siglato un protocollo d’intesa con l’Asi del Dittaino che stabiliva la “restituzione” del 30 % delle acque depurate agli agricoltori valguarneresi per uso irriguo. I soldi sono stati spesi, ma tutto si è trasformata in una italica cattedrale nel deserto a cui molti non pensano più. Basti pensare che il tema “Depuratore delle acque”, non è nemmeno entrato tra i temi della recente campagna elettorale per le elezioni amministrative. Eppure la depurazione delle acque cittadine dovrebbe essere un argomento sentito per chi si straccia le vesti ogni volata che si parla di “Ambiente”. Alle porte di Valguarnera, in contrada Sottocovento e nella zona di Paparanza, i residenti si lamentano per i danni subiti dai lavori effettuati e mai ultimati. L’odore nauseabondo del canale di scarico sono l’unico cosa che ricordano che dovrebbe essere funzionante una condotta (già realizzata) ed un depuratore. Se il progetto venisse portato a termine, Valguarnera potrebbe essere annoverato nell’elenco di quei comuni virtuosi che depurano le proprie acque reflue. Riprendere questa tematica è dovere per il neo governo cittadino e quanti calcano il palcoscenico politico e istituzionale.

Arcangelo Santamaria