Cronaca e AttualitàLavoro

Continua la protesta a Floristella. Si mobilitano gli onorevoli locali.

20150916_093034Continua la protesta dei 19 lavoratori dell’Ente Parco minerario Floristella- Grottacalda, che da mercoledì mattina sono in stato d’agitazione perché non percepiscono lo stipendio dallo scorso mese di aprile. I 19 dipendenti dell’Ente Parco sono lavoratori precari e dipendono dalla Regione Siciliana che, ancora oggi, non ha versato le somme dovute per l’anno 2015. Gli unici 4 salari incassati dalle maestranze sono stati versati da anticipazioni di cassa dell’Ente Parco. Ieri mattina, presso Floristella-Grottacalda, si è recato il deputato regionale, Mario Alloro, che ha annunciato l’imminente nomina, da parte della Regione, di un commissario che guiderà il nuovo Cda dell’Ente Parco, mentre da Palermo, è in stretto contatto telefonico l’onorevole, Luisa Lantieri. <<Ci è stato detto- affermano i lavoratori- che a Palermo stanno sbloccando le somme relative al 50% che la Regione deve versare all’ Ente Parco per l’anno in corso. Ma fino a quando non vedremo tutto nero su bianco la nostra protesta continuerà>>. A confermare questa tesi è anche il vice presidente del Cda di Floristella-Grottacalda, Paolo Mancuso. <<Ho sentito telefonicamente l’on. Luisa Lantieri che già da diversi giorni a Palermo si sta interessando della nostra vicenda. Presso l’assessorato regionale al Lavoro, è stato firmato un mandato di pagamento del 50% della quota spettante al nostro ente per il 2015. Dovrebbero- aggiunge Mancuso- circa 270mila euro. Con questa somma, potremmo pagare altri 2 stipendi (giugno e luglio) e poi anticipare qualche altro salario, in attesa che entro la fine dell’anno, la Regione versi il restante 50%>>. Ma è la classica “coperta corta”, perché se l’Ente Parco minerario versa le somme per gli stipendi, sottrae somme ad altri capitoli di spesa. I lavoratori non mollano e ogni mattina si arrampicano sino in cima alla torre n.3 di uno dei pozzi dell’ex sito minerario, dove hanno issato i loro striscioni di protesta. Silenzio o forse rassegnazione da parte dei 4 comuni (Enna-Piazza Armerina- Aidone e Valguarnera), consorziati nell’Ente Parco Minerario. Eppure questi comuni versano delle somme annuali e nominano dei propri rappresentanti all’interno del Cda. L’interesse dovrebbe essere quello di chiedere contezza di quanto sta o non sta succedendo, monitorando le attività del Parco Minerario e supportandone i progetti di sviluppo.

Arcangelo Santamaria