Cultura e Società

Sembra spegnersi la voglia di fare a Floristella ma le proposte ci sono.

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Paolo MancusoL’ultimo grande evento è stato quello del 1° Maggio Ennese con migliaia di persone che festosamente lo hanno invaso. Poi sul Parco minerario Floristella-Grottacalda è calato il sipario. Nello splendido polmone verde che sorge a 3 chilometri da Valguarnera, in punta di piedi entrano gli amanti del jogging, quelli della mountain bike e qualche gruppo di scout. L’animosità di qualche tempo addietro (per intenderci ai tempi della presidenza di Giuseppe Lupo), con il passare del tempo si è affievolita, fino quasi a spegnersi. Qualcuno, addirittura, si lamenta che scarseggia anche l’ordinaria manutenzione dei viali e delle aree più accessibili al parco. A smentire queste notizie e spegnere sul nascere ogni possibile polemica è Paolo Mancuso, vice presidente del Cda dell’Ente parco minerario del quale fanno parte i comuni di Enna, Piazza Armerina, Aidone e Valguarnera. <<I viali sono perfettamente curati- dice Mancuso- e i lavoratori del parco continuano a fare il loro dovere, nonostante le note difficoltà economiche>>. Si, le note difficoltà economiche. Proprio quelle che avevano indotto il presidente Giuseppe Lupo a rassegnare le dimissioni. Dalla Regione Siciliana, infatti, i soldi continuano ad arrivare in ritardo e col contagocce. “il Lupo cambia- è il caso di dire- ma i vizi restano”. A confermarlo è il vice presidente Mancuso che afferma: << Con i soldi dell’Ente Parco abbiamo pagato 4 mensilità ai dipendenti, in attesa che a giorni (i mandati di pagamento stanno per essere esitati dalla Ragioneria Generale a Palermo), la Regione provveda al pagamento del 40% dell’importo di tutto l’anno ed entro dicembre alla liquidazione del restante 60%>>. Ovviamente, dinanzi a questo drastico quadro, pensare ad un rilancio del Parco, quale volano economico della zona, all’interno della cosiddetta “green economy”, è a dir poco utopistico. Ma c’è anche qualche associazione che si è proposta di gestire alcune iniziative (trekking, passeggiate in bicicletta e visite guidate alla vecchia miniera e magari tenere aperto il sito anche nelle ore pomeridiane e serali) e sino ad ora non ha avuto nessuna risposta. Paolo Mancuso, ammette che qualche proposta è arrivata e che il nuovo Cda dell’Ente Parco (rinnovato lo scorso 6 giugno e sino ad ora non più riunitosi), potrebbe prenderla in considerazione, ma il vice presidente punta ancora sull’organico interno e dice: <<Stiamo pensando ad una riorganizzazione interna a costo zero e, dopo un accordo con i sindacati di prevedere dei turni di lavoro anche pomeridiani>>. Qualcosa per il futuro in programma c’è. Ad ottobre dovrebbe essere consegnato ed entrare in funzione il trenino elettrico (acquistato grazie ad un contributo della Comunità Europea), che può trasportare sino a 50 visitatori che comodamente seduti potrebbero spostarsi tra i viali alberati dell’ex sito minerario. Ma andare avanti senza la figura apicale del Cda, non è cosa facile e per questo Paolo Mancuso sollecita la Regione a nominare un nuovo presidente o un commissario.

Arcangelo Santamaria