Censimento amianto. Perplessità dei cittadini sulla compilazione del modulo.
Valguarnera – L’Amministrazione comunale, nei giorni scorsi, ha emanato un avviso e predisposto un modulo ritirabile dalla portineria del palazzo municipale o scaricabile dal sito internet del comune per segnalare manufatti e materiali con presenza di amianto. Tanto, in esecuzione della legge regionale n. 10 del 2014 “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto” che fa obbligo a tutti i soggetti pubblici e privati di comunicare all’ARPA, entro 30 giorni dalla pubblicazione dell’avviso, i fabbricati in cui è presente amianto.
L’obiettivo delle segnalazioni è quello di consentire la redazione del “Piano Comunale Amianto” e l’eventuale inosservanza dell’obbligo d’informazione (l’auto notifica attraverso il modulo anzidetto) determina l’applicazione della sanzione da un minimo di € 2.582,2 a un massimo di € 5.164,57.
Il fine della legge è quello di salvaguardare la salute dei cittadini dai rischi derivanti dall’esposizione all’amianto, e ciò in attuazione del Piano nazionale del 2013 e delle altre disposizioni che prevedono azioni di prevenzione e di risanamento ambientale.
Com’è noto l’amianto è stato utilizzato fino agli anni ‘80 per varie coibentazioni e, con il nome commerciale di “Eternit”, per fabbricare lastre ondulate, serbatoi, grondaie, canne fumarie e molti altri usi. Dal 1992, una volta accertato che la respirazione della polvere d’amianto provoca gravissime patologie, ne è stata vietata la produzione. Adesso si stanno avviando le complesse procedure di smaltimento che prevedono in primis la collaborazione dei cittadini a cui già sorgono diverse perplessità. Si chiedono infatti se bisogna rivolgersi a un tecnico per compilare il modulo, data la particolarità delle notizie ivi richieste, e se dovranno sostenere in proprio i costi di rimozione e smaltimento o se interverranno e in che misura le risorse economiche che dovrebbero essere assegnate ai comuni per le bonifiche. Sul punto non c’è sufficiente informazione e, se si vuole dare vita alla fattiva collaborazione della popolazione, sarebbe auspicabile l’intervento chiarificatore degli organismi preposti.
Salvatore Di Vita